Se Lewis Hamilton prolunga il suo silenzio, di certo non lo fa Toto Wolff, la sua stoccata alla FIA è facile da cogliere.
Spettacolare o poco corretto che sia stato, il finale di stagione 2021, rischia di portarsi dietro davvero tanti strascichi, di cui ovviamente, gli effetti sono maggiori sulla Mercedes. Effettivamente, dietro ad una mancata vittoria del Mondiale, non c’è solo il dispiacere sportivo, ma tantissime cose cambiano per il futuro, dagli investimenti agli sponsor a tante cose ancora da cui invece, può trarre vantaggio chi porta a casa la vittoria finale.
Tutti conoscono la situazione della scuderia tedesca, con Lewis Hamilton che ad oggi non avrebbe sciolto le riserve sul suo futuro più immediato. Toto Wolff dal canto suo, si è già professato molto stanco di questo sport, e di certo quanto successo ad Abu Dhabi non aiuterà il viennese a ripensare ad un possibile ritiro nei prossimi anni.
Come mai Toto Wolff parla italiano? Ecco come stanno le cose
Si è anche capito benissimo, dove andassero a finire le parole d’accusa della Mercedes, o anche le non parole, visto che proprio Hamilton da quando è terminato il Mondiale 2021, non ha mai più rilasciato dichiarazioni e tanto meno ha rivelato qualcosa sui social. Intanto qualche schermaglia con la Red Bull c’è stata, ma lieve, con lo stesso Verstappen invece ad ammettere di aver ricevuto i complimenti sia dalla scuderia che dal proprio diretto rivale.
Ed allora è ovvio, il problema fu la direzione di Gara e tutt’oggi resta quello. Fiducia nella FIA, adesso pare essercene davvero poca. Quasi nulla. Toto Wolff che pareva per un po’ aver smesso di tornare sull’argomento, ha invece regalato nuove note di colore al movimento, confessandosi a Auto, Motor und Sport, tirando ancora in ballo i risentimenti del proprio pilota. Il futuro resta così incerto che intanto vengono fuori nuove indiscrezioni su Sebastian Vettel in Mercedes.
F1, Toto Wolff affamato di vittorie: avviso duro alla Mercedes
“La delusione è ancora molto profonda. Lewis, io e tutta la squadra siamo disillusi. Amiamo questo sport perché è onesto, il cronometro non mente mai. Ma quando si rompe il principio fondamentale della correttezza e il cronometro non è più rilevante, allora si dubita di questo sport. – spiega il direttore esecutivo della Mercedes in F1 – Ci vorrà molto tempo per digerire quanto accaduto. Non credo supereremo mai tutto questo, soprattutto Lewis come pilota“. Ed è duro anche il finale delle dichiarazioni dell’ex pilota: “Lewis vuole una sola cosa: una competizione leale in pista“.
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