Alonso e quel 2007 con Hamilton: “E’ passato il messaggio sbagliato”

Fernando Alonso fa il resoconto della sua prima stagione in Alpine, la scuderia può migliorare ed arriveranno altri successi.

Hamilton e Alonso (GettyImages)
Hamilton e Alonso (GettyImages)

Al termine della stagione, Fernando Alonso, si è concesso alla stampa per un resoconto dell’anno, rispondendo a diverse domande. Lo spagnolo, è tornato a correre dopo due anni ed ha accettato la proposta di Alpine. Con i francesi, si sente più vicino alla vittoria in F1, effettivamente già quest’anno ha conquistato un podio che nella sua carriera, mancava dal 2014. Il suo podio per lui è stato tra i migliori momenti dell’anno, anche se ammette, il più importante è stata la vittoria di Ocon in Ungheria.

A proposito del team, lo spagnolo dice che la sua vettura deve migliorare per la prossima stagione. Alpine ha costruito una buona macchina, ma a detta dell’esperto pilota, ci sarebbero ancora aree in cui il team francese è più debole. Sicuramente in Alpine saranno già al lavoro.

Alonso ricorda le aspettative di inizio stagione

“Capisco che per alcuni rispetto ad altri, essere quattro o cinque gare poco competitivi è stata una specie di sorpresa perché stavo tornando e nonostante fossi da due anni fuori dallo sport, la gente aveva aspettative alte, dovevo essere veloce la prima volta, e così non è stato. Non ero triste, ma non mi piaceva che qualcuno rimanesse deluso anche se ero convinto che con il tempo tutto sarebbe tornato alla normalità in termini di punti, posizioni in griglia, ecc.”, dice il nativo di Oviedo. Aspettative però che sono state poi rispettate visto il decimo posto e gli 81 punti finali.

Adesso, Alonso si dice meno lontano dalla vetta, certamente anche merito del ritmo ritrovato: “Beh, più vicino di qualche mese fa, certo, ma è difficile sapere dove sia il limite e quando lo potremo raggiungere l’anno prossimo. Ho bisogno di un buon inverno, per essere un po’ più preparato rispetto a quest’anno dove l’incidente in moto non ha aiutato”, continua il pilota che a gennaio potrà togliere le placche dalla mandibola.

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L’età non è un problema. L’asturiano, sarà quarantunenne a luglio, nel bel mezzo della prossima stagione, ma lui ammette: “Sto bene, mi sento bene, e penso che l’età sia un vantaggio, conosco tutte le regole […] L’unico problema con l’età è che devi avere la motivazione per continuare in uno sport che richiede 300 giorni all’aperto, devi avere la voglia e lo stile di vita che ti permetta di dedicarti allo sport. Ma a parte questo, il resto sono tutti vantaggi, il mio momento nella vita è fantastico per godermi la F1 e anche fisicamente le auto di oggi non sono così impegnative come nel 2004 o 2005, dove l’età poteva limitare. Dal 2007, quando battagliavo con Hamilton in una squadra inglese la gente ha percepito qualcosa di sbagliato su di me e da quel momento me lo sono portato dietro”.

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