Scintille tra Ferrari e Haas? Ecco cosa sta accadendo tra le 2 scuderie

Al termine del Gran Premio d’Australia ci sono state alcune grosse critiche nei confronti della Ferrari per una presunta penalità alla Haas.

L’inizio di questa stagione ha ampiamente dimostrato come non solo la Ferrari sia una macchina estremamente competitiva e in grado di poter vincere il campionato, ma allo stesso tempo è una di quelle realtà che ha permesso la crescita di diverse altre Scuderie che hanno montato il proprio motore, come la Haas che però in Australia è stata stranamente deludente.

Ferrari Haas foto (Ansa Foto)
Ferrari Haas foto (Ansa Foto)

Il Mondiale di F1 è iniziato da pochissimo e tre gare sono ancora troppo poche per poter capire perfettamente cosa ci possiamo attendere dal futuro, ma a questo punto è chiaro a tutti come la Ferrari sia sicuramente una delle principali candidate per la vittoria finale del titolo iridato, con Charles Leclerc che sta volando sempre di più.

Il Cavallino in questo momento sta dominando il campionato piloti con il monegasco che ha ben 33 punti di vantaggio sul sorprendente secondo in classifica George Russell e addirittura 43 su Lewis Hamilton e 46 su Max Verstappen, con l’olandese della Red Bull che sta pagando i troppi ritiri.

Ecco dunque che a Maranello si sono ritrovati in pochissimo tempo da essere inseguitori a inseguiti, con la Rossa che deve a questo punto imparare anche a convivere con delle critiche molto fantasiose che sono sempre state associate a quelle Scuderie vincenti nel corso della storia.

In questi giorni è uscita la bizzarra e infondata teoria che la Ferrari avesse obbligato la Haas a ridurre la qualità del proprio motore, motivo per cui la Scuderia italoamericana non è stata in grado di replicare anche in Australia gli ottimi andamenti della scorse gare, un’affermazione questa davvero molto strana.

Indubbiamente ha fatto molto scalpore vedere come Kevin Magnussen e Mick Schumacher siano rimasti esclusi dalle prime posizioni per tutta la gara oceanica, con il danese che è stato addirittura escluso dalla Q1 durante le qualifiche di Melbourne creando così un enorme senso di stupore tra i tifosi.

La risposta più logica a quanto accaduto è stata sicuramente data da Ted Kravitz, giornalista di Sky Sports in Inghilterra che ha cercato di uscire dalle più improbabili e fantasiose teorie complottistiche cercando di arrivare con raziocinio alla verità.

Penso che la verità sia davvero che sono arrivati ​​qui con l’impostazione sbagliata e non l’hanno mai recuperata. Quando essenzialmente annulli venerdì perché non hai la giusta configurazione, è molto difficile riaverlo indietro”.

Ecco dunque spiegato il reale motivo del flop Haas in Australia, ed era assolutamente la cosa più logica e più semplice, anche perché la Scuderia di Steiner non ha il budget che possiede la Ferrari e dunque ha dovuto cercare di migliorare solamente una parte della monoposto per poter essere competitiva nei vari Gran Premi.

Haas e il motore Ferrari che da solo non risolve tutti i problemi

La Haas è sicuramente la più bella novità della stagione 2022 e i risultati sono sicuramente dalla parte di Kevin Magnussen e Mick Schumacher, ma senza ombra di dubbio c’era da aspettarsi un possibile calo da parte di una Scuderia che nella passata stagione non era mai stata in grado nemmeno di totalizzare un punto.

Ecco dunque che Melbourne ha smascherato certi limiti della monoposto di colore bianco, ovvero si tratta di una vettura che è sicuramente molto performante sul dritto e su quei circuiti che sfruttano al meglio la potenza del motore, ma che allo stesso tempo fatica e non poco nel momento in cui bisogna passare in circuiti misti come quello australiano.

Non e difficile intuirne il motivo, dato che Gunther Steiner ha più volte spiegato come la Haas non è nelle condizioni di poter migliorare costantemente la vettura, anche perché il budget è estremamente limitato, infatti molto difficilmente gli statunitensi saranno in grado di arrivare a quota 140 milioni a fine anno.

Il fatto di avere una collaborazione molto stretta con la Ferrari, tanto è vero che se dovesse capitare qualcosa a Leclerc o Sainz sarebbe Mick Schumacher a sostituirli per le ultime gare essendo già il secondo pilota della Rossa, ha permesso alla Haas di poter sfruttare quello che attualmente è il miglior motore disponibile in F1.

La monoposto però non è fatta solamente dalla potenza, sicuramente un fattore fondamentale e dal quale non si può prescindere, ma che deve essere supportato anche da una serie di investimenti in diverse strutture come dal telaio fino al miglioramento dell’aerodinamica della macchina.

Ecco perché in un tracciato non velocissimo come Melbourne le Scuderie che hanno puntato tutto sul motore hanno trovato grosse difficoltà, mentre le motorizzate Mercedes, che sono state inghiottite nella mediocrità nelle prime due gare, hanno potuto portare ben 5 macchine nelle prime posizioni, con le due McLaren e una Williams a fare da cornice alle due Frecce d’argento.

La Ferrari però se vuole tornare grande dovrà essere in grado di respingere tutte queste critiche e queste accuse che sono purtroppo la normalità nel momento in cui si diventa i migliori al mondo, è successo per tanti anni alla Mercedes, capitò alla Red Bull e anche alla Rossa a suo tempo quindi non c’è di che meravigliarsi.

Chi vince esulta e chi perde spiega, è un vecchio detto che non passa mai di moda, ma Ferrari e Haas hanno unicamente il compito di continuare su questa strada dato che il loro 2022 è iniziato assolutamente nel migliore dei modi, come i tifosi sognavano.

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