L’ex Ferrari ne è certo: la profezia su Leclerc e Sainz

In una intervista, l’ex pilota Ivan Capelli analizza la stagione 2022 della Ferrari e le possibili gerarchie tra Sainz e Leclerc. Con qualche sorpresa.

E’ partito ormai il conto alla rovescia per le presentazioni delle vetture 2022 di Formula 1 e dei primi test stagionali. Le varie scuderie affilano le armi in vista del nuovo Mondiale e tra queste c’è anche la Ferrari, che è scesa in pista con una vettura del 2018 per testare la condizione di Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. Un duo questo che lo scorso anno ha dimostrato ottime cose, con il madrileno in particolare che, alla sua prima stagione in Rosso, ha lasciato tutti senza parole, chiudendo addirittura davanti al più quotato compagno di box.

Leclerc e Sainz, alla seconda stagione insieme in Ferrari (foto di Joe Portlock/Getty Images)
Leclerc e Sainz, alla seconda stagione insieme in Ferrari (foto di Joe Portlock/Getty Images)

Dal momento in cui è arrivato a Maranello, tutto quello che ha fatto Sainz è finito sotto la lente d’ingrandimento, perché i dubbi c’erano. Soprattutto dopo aver dichiarato i suoi propositi, ossia di volersi giocare le sue chance alla pari di Leclerc. E alla fine è riuscito nel suo intento, riuscendo a battere il monegasco che nelle due stagioni precedenti aveva mandato in crisi un 4 volte campione del mondo come Sebastian Vettel.

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La sfida Sainz-Leclerc secondo Ivan Capelli

Adesso per questo 2022 tutto si azzera in casa Ferrari. E per Sainz sarà davvero una nuova grande chance, come ha sottolineato alla Gazzetta dello Sport l’ex pilota Ivan Capelli, secondo cui allo spagnolo ha fatto bene l’esperienza alla Toro Rosso, dove ha già lavorato con un team italiano. Ha poi sottolineato come Leclerc sia davvero più veloce nel giro secco, cosa che dicono d’altronde anche i numeri (è partito davanti a Sainz 13 su 22 lo scorso anno) ma il pilota di Madrid è stato l’unico in griglia a vedere la bandiera a scacchi in ogni gara.

Merito della sua maggiore dote, la costanza, che gli ha permesso anche di portare a casa quattro podi e chiudere l’anno davanti a Leclerc nella classifica generale. Per Capelli il fatto che il monegasco avesse “la pressione sulle spalle” ha avuto il suo ruolo, perché con Vettel non doveva gestire questa situazione. E ora avvisa la Ferrari, che dovrà affrontare un percorso complicato dove “deve iniziare a prepararsi alla gestione di due piloti con le stesse ambizioni, la stessa voglia e le stesse possibilità di vincere“.

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Capelli ha confermato quanto sia importante per un team che ci sia una gerarchia di squadra, ma che questa sarà dettata dai risultati in pista e non a tavolino. E per questo motivo Sainz, se dovesse mantenere il ritmo visto nel 2021, rischia davvero di partire in vantaggio. Con tutta la pressione che si sposterebbe di nuovo dall’altro lato del box. E a quanto pare un po’ do pressione già c’è: si vocifera infatti che a Fiorano nei primi test del 2022, Sainz con la vettura 2018 abbia battuto il record del tracciato italiano che fino ad allora era stato detenuto da Michael Schumacher, non uno qualsiasi. 55″99 il tempo del tedesco, 55″94 quello dell’iberico, pochi millesimi che però saranno stati pesantissimi per Leclerc. Che ora dovrà davvero scalare una montagna molto difficile per tornare ad essere capitano.

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