Ferrari, c’è un dato che esalta i tifosi: il 2022 potrebbe essere l’anno buono

La Ferrari ha operato una grande crescita nella stagione scorsa dopo il disastro del 2020. Ecco cosa ha fatto la differenza per la Scuderia.

Il 2022 è alle porte per la Ferrari, e l’attesa cresce di giorno in giorno. Il prossimo campionato è il momento della verità per il Cavallino, che ha l’obbligo di rialzarsi dopo una serie di stagioni molto deludenti e prive di grandi soddisfazioni. Mattia Binotto ripone grande fiducia nella nuova monoposto, ed i tifosi si augurano che il tutto sia di buon auspicio.

Ferrari (GettyImages)
Ferrari (GettyImages)

La rossa non vince un titolo mondiale da ben 15 anni tra i piloti, uno in meno per i costruttori. Un digiuno così duraturo non si viveva dagli anni Novanta, ma ora è arrivato il momento di tirare fuori gli artigli. Dopo l’ultimo successo di Kimi Raikkonen, risalente al 2007, il dominio tecnico è passato a Red Bull e Mercedes, assolute padrone dal 2010 in avanti.

La Ferrari non arriva a battersi per un campionato sino alla gara finale dal lontano 2012, quando Fernando Alonso venne sconfitto per appena 3 punti da Sebastian Vettel. Quella lotta fu favorita dal grande talento dello spagnolo, che riuscì a sovrastare l’inferiorità tecnica della sua vettura.

Dopo anni di delusioni, la rossa punta sul nuovo regolamento e sulle monopoto ad effetto suolo per sfidare Red Bull Mercedes. Il motore superfast sembra soddisfare gli ingegneri, così come il reparto telaistico, settore dove il Cavallino è da troppo tempo in ritardo rispetto ai team con sede in Inghilterra. Mattia Binotto e soci stanno portando avanti un gran lavoro, ma se pagherà e sarà sufficiente per stare davanti lo sapremo solo il 20 marzo in Bahrain.

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Ferrari, media punti raddoppiata nel 2021

La Ferrari ha portato notevoli progressi nel 2021, rialzandosi rispetto ad un 2020 imbarazzante. La SF1000, rallentata da gravi ritardi telaistici e da una power unit castrata, raggiunse la miseria di tre podi, senza vincere neanche una gara o mettere a segno una pole position.

La SF21 non ha ottenuto vittorie, ma ha staccato due pole con Charles Leclerc a Monaco e Baku, concludendo ben quattro volte a podio con Carlos Sainz ed in una sola occasione con il monegasco. Tuttavia, il miglioramento rispetto all’anno precedente è evidente, dal momento che la media punti per gara è stata raddoppiata: nel 2020 vennero portati a casa 7,7 punti di media, mentre nel 2021 sono stati 14,7.

Si tratta di un passo in avanti notevole per la Ferrari, ma non in linea con quanto desiderano i tifosi. La vittoria manca dal 22 settembre 2019, quando Sebastian Vettel guidò la doppietta rossa di Singapore davanti a Leclerc. Da quel momento in poi, il successo è diventato una chimera, a causa di una vettura mai all’altezza della situazione.

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A Maranello ci si gioca tutto in questo 2022, che dovrà rappresentare la rinascita. Viceversa, la credibilità del Cavallino ne uscirebbe a dir poco malconcia, ed il futuro sarà ancor più nero del passato più recente. I tecnici sono ben a conoscenza di questo e stanno ultimando l’assemblaggio della vettura, che tra meno di un mese sarà presentata.

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