Flavio Briatore tira un bel sospiro di sollievo: cosa è successo?

Flavio Briatore è stato uno dei migliori team principal della storia della F1, ma qualche problemino di troppo ne aveva limitato la libertà.

Sembra essere definitivamente giunta la fine di un incubo per Flavio Briatore che a questo punto può pensare in modo decisamente più sereno al suo futuro e, perché no, provare a tornare in corsa per un ruolo dirigenziale in F1.

Flavio Briatore (GettyImages)
Flavio Briatore (GettyImages)

Che lo si ami o che lo si odi di sicuro non può rimanere indifferente una figura del calibro di Flavio Briatore che nella storia dell’automobilismo ha un ruolo di primaria importanza, dato che fu proprio lui a lanciare due campioni del mondo come Michael Schumacher, ai tempi della Benetton, e Fernando Alonso, quando era in Renault.

Per entrambi non è stato semplicemente un talent scout, ma ha avuto un ruolo determinante anche nelle scelte della strategia da adottare per i loro successi, in particolare l’asturiano può dire di aver vinto solamente con l’imprenditore piemontese al muretto.

Come tutti gli uomini di successo però, la Guardia di Finanza ha sempre un occhio di riguardo per i suoi affari e i suoi lavori, tanto è vero che alla fine, scava scava, le magagne sembravano essere saltate fuori.

L’accusa era di evasione fiscale per l’acquisto del suo yacht, la Force Blue, che nel 2015 gli era costato una pesantissima condanna da parte del Tribunale di Genova, addirittura un anno e undici mesi di reclusione.

Chiaramente Briatore ha poi fatto appello e nel 2018 la sentenza è stata più lieve, ma in modo minimo, con la condanna che è passata solamente da 23 a 18 mesi di reclusione, motivo per cui la battaglia a colpi di avvocati è andata ancora avanti.

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Nella giornata di ieri però è arrivata la notizia che ha sorpreso davvero tutti, ma che alla fine era anche abbastanza nell’aria.

La Suprema Corte d’Appello di Genova ha stabilito che il reato non sussiste e che dunque la pena è completamente revocata.

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Perché dunque, se oggi un tribunale scagiona completamente Flavio Briatore da ogni accusa di evasione fiscale, allora si è andati avanti per così tanti anni dietro a un processo del genere?

Prima di tutto la prima accusa arrivò dal Fisco italiano che sequestrò il citato yacht Force Blue al porto di La Spezia per dare il via a una serie di controlli che non permettevano alla Finanza di avere chiaro il quadro della situazione.

Prima di tutto l’immensa barca da ben sessantatre metri era intestata alla società “Autumn Sailing Ltd” con sede nelle Isole Cayman che aveva il compito di noleggiare yacht e proprio una di queste era stata affittata all’ex team principal della Renault.

Essendo una barca noleggiata e non acquistato vi sono diverse agevolazioni fiscali a riguardo, ma per la Finanza l’utilizzo della barca dal 2006 fino al 2010 era stato puramente per scopi privati e in realtà Briatore avrebbe dovuto pagare tasse per 3,6 milioni di euro.

Nonostante ora il Tribunale abbia dato ragione a Flavio, non c’è più possibilità di riavere indietro lo yacht perché ormai, dato il passare degli anni e i costi davvero altissimi di manutenzione, è stato messo all’asta e ironia della sorte è rimasto in mano a personaggi legati alla F1, con Bernie Ecclestone che se l’è aggiudicato per la modica cifra di 7,5 milioni.

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Alla fine l’obbiettivo era forse quello di fare paura e spiegare che a tutto ci deve essere un limite, con la punizione finale del sequestro definitivo e perenne dell’imbarcazione, ma la caduta di una così importante condanna penale è sicuramente motivo di tranquillità per un Briatore che ora potrebbe davvero tornare all’interno della dirigenza della Alpine e coccolare il suo Fernando Alonso.

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