Agostini, 15 volte campione del mondo del Motomondiale, ha parlato di quello che potrebbe diventare il suo futuro erede nei prossimi anni.
Una delle più grandi leggende del mondo del Motomondiale non può che corrispondere a Giacomo Agostini. Il nativo di Brescia, classe 1942, ha vinto tutto quello che c’era da vincere, ed è tutt’ora imbattuto a livello di vittorie di titoli mondiali e di successi di tappa. Il suo palmares parla da solo: 15 campionati del mondo piloti, di cui 7 in 350 ed 8 in 500, e ben 122 affermazioni in gara.
Valentino Rossi sembrava destinato a superarlo, ma dopo Assen 2017 il suo tassametro si è fermato a quota 115, lasciandolo a -7 dal grande Agostini. Viste le soli due gare che sono rimaste in carriera al nove volte iridato di Tavullia, il record del pilota lombardo resterà inarrivabile.
Il più vicino in attività è al momento Marc Marquez, salito a quota 85 dopo i successi di Austin e Misano. Se lo spagnolo dovesse tornare al top, potrebbe diventare una seria minaccia per il bresciano, che da ormai cinquant’anni conserva questo primato. L’ultima vittoria di Giacomo in Classe 500 arrivò al Gran Premio d’Olanda del 1976, quando stava per calare il sipario su una carriera memorabile.
Nella sua carriera, Agostini ha dettato legge in sella all’MV Agusta, storica casa varesina che ha accompagnato tutti i suoi successi. Dopo il ritiro avvenuto alle soglie degli anni Ottanta, ha corso qualche gara con le auto, per poi divenire un direttore sportivo in Yamaha e Cagiva.
Agostini, ecco chi sarà il suo erede
Giacomo Agostini resta uno dei personaggi più influenti nella storia del Motomondiale, e non è un caso che sia sempre al centro di interviste da parte delle testate più importanti. Dopo la conquista del titolo di Fabio Quartararo e la sconfitta di Pecco Bagnaia maturate a Misano, il bresciano ha concesso un’intervista a “La Gazzetta dello Sport”, dove si è concentrato proprio sul pilota della Ducati.
“Pecco sta vivendo un momento super in Ducati, con una guida che si avvicina alla perfezione più assoluta. Domenica è stata una sorpresa anche per me, non mi sarei mai aspettato che sarebbe caduto. Quando guidi e spingi così al limite l’errore è sempre dietro l’angolo e ci può stare. Per questo non sono d’accordo con il 5 che gli avete messo in pagella“(si riferisce al fatto che “La Gazzetta”, dopo il GP ha rifilato questa valutazione al pilota di Borgo Panigale).
“L’errore che ha commesso non si tratta di bravura, ma stava guidando sul filo del rasoio, aveva Marquez che lo seguiva come un’ombra e voleva tenere aperto il mondiale. Io gli avrei dato un bel 9. Dopo Aragon gli ho fatto i miei complimenti, aveva fatto qualcosa di incredibile. Correre una gara intera con Marquez a pochi decimi, senza sbagliare nulla è un’impresa quasi impossibile“.
Riguardo alla sua eredità, Agostini vede in Bagnaia un profilo azzeccato: “Guida bene, ha un’ottima personalità essendo serio ed un pò chiuso. Lo vedo molto meno espansivo di Valentino. In questo io e Pecco siamo molto simili tra di noi, ma in lui rivedo qualcosa di me quando ero giovane“.
LEGGI ANCHE >>> Marquez prepara il vestito buono: sta puntando ad un risultato incredibile
Un ultimo pensiero riguardo agli italiani, l’ex campione del mondo lo ha dedicato a Franco Morbidelli, Enea Bastianini e Luca Marini: “Franco sta tornando, non è ancora al top ma il suo talento emergerà strada facendo. Rispetto a Pecco è un pò indietro, mentre Enea è in grande crescita e la Ducati lo aiuterà molto. Luca Marini non mi ha convinto, ha fatto una gran qualifica a Misano, ma in gara soffre parecchio. Con la Ducati ufficiali nel prossimo anno dovrà crescere a dismisura“.