Hamilton-Verstappen: a chi danno ragione, Sainz e Leclerc?

Sia Carlos Sainz che Charles Leclerc hanno confessato la propria opinione ai media, sullo scontro di Monza: le opinioni sono diverse.

Lewis Hamilton (Fonte foto: Instagram Hamilton)

Stanno entusiasmando i tifosi ferraristi, con performance e posizionamenti ottimi, nonostante una vettura non all’altezza della situazione. I giovani Carlos Sainz e Charles Leclerc, che fanno anche sorridere la proprietà del cavallino.

Lo spagnolo, ha ammesso di trovarsi molto bene con il compagno di scuderia e il monegasco ha fatto un bel regalo all’Italia, patria della Rossa. Chiamati però a dire la loro sull’incidente dello scorso week-end tra Hamilton e Verstappen, non sembrano avere la stessa idea. Ecco cosa hanno dichiarato.

Sainz sincero: “Si poteva evitare”

Il giovane pilota di Madrid, non le ha mandate a dire. Non dirà qual è la sua idea di chi abbia o meno ragione, nello scontro Hamilton-Verstappen, visto che probabilmente i piloti saranno ascoltati in un secondo momento dalla FIA, ma dichiara: “Dal mio punto di vista credo che incidenti del genere siano sempre evitabili. Due piloti non entrano in contatto se uno non vuole. Dal momento che lottano in modo così duro per la conquista del titolo mondiale, si è più esposti a questo tipo di collisioni, così come già avvenuto in passato. Credo sia naturale che in F1 si possa assistere ad una maggior probabilità di assistere a questi incidenti tra due piloti in battaglia per il titolo. Per me la dinamica è piuttosto chiara, ma non fornirò la mia opinione perché credo che ci saranno delle discussioni nel prossimo meeting riservato ai piloti, dove analizzeremo quanto successo”.

Mentre sia l’inglese che l’olandese continuano a dire di aver ragione, ha spiegato il suo punto di vista, anche l’ambiziosissimo Leclerc, un pilota che qualche fuori pista, soprattutto nella passata stagione, se lo è concesso. Difficile che abbia tamponato altri colleghi, meno aggressivo forse di Max Verstappen, il monegasco però ha spinto diverse volte la sua rossa nel tentativo di raggiungere obiettivi difficilmente immaginabili, senza miglioramenti meccanici e così non sempre ha terminato la gara.

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Di fatto, il ragazzo nato nel 1997, è un po’ più incisivo del compagno spagnolo: “È normale vedere questo tipo di incidenti, – ha detto – sono in lotta per il mondiale ed entrambi vogliono vincerlo senza risparmiarsi, lo farei anch’io nelle stesso condizioni. È comprensibile vedere questo tipo di dualismo, esattamente come è accaduto in passato”.

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