Christian Horner è preoccupato: la Red Bull ha un problema

Christian Horner non è sicuro di quello che sta accadendo alla Red Bull e pensa che potrebbero esserci dei problemi nell’immediato futuro.

La Red Bull è la squadra da battere in questa stagione perché, pur non avendo vinto il titolo costruttori, ha dalla sua parte il successo in quello piloti che rimane da sempre il principale e più importante in assoluto, con Max Verstappen che non ha però tralasciato qualche aspra critica alla sua Scuderia in queste ultime due gare.

Dal box infatti non sempre sono arrivate le tattiche migliori, inoltre in Arabia Saudita è servito gestire il motore per gran parte della gara prima dell’affondo decisivo negli ultimi dieci giri, con Christian Horner che on ha nascosto la sua diffidenza di fronte a questa situazione estremamente complicata che sta vivendo la squadra austriaca in termini di affidabilità.

Christian Horner Red Bull (Ansa Foto)
Christian Horner Red Bull (Ansa Foto)

In questo momento è davvero difficile poter stabilire quale tra Red Bull e Ferrari possa essere davvero considerata la Scuderia dominante della stagione che verrà, ma indubbiamente la classifica sta sorridendo e non poco alla Rossa dopo le prime due gare, dunque si può iniziare a pensare che se il motore ha la stessa potenza, la differenza la sta facendo l’affidabilità.

Sarebbe stato interessante vedere il comportamento di Sergio Perez se non avesse avuto quel problema derivato dall’ingresso della Safety Car subito dopo l’ingresso ai box per il cambio gomme, ma il successo di Max Verstappen in Arabia Saudita è stato anche figlio di ciò che è successo in Bahrain alla prima gara e che ha portato alla luce un problema che non sembra ancora essere risolto.

Infatti la Red Bull si è scagliata contro la progettazione della FIA dei tubi che permettono di arrivare al rifornimento della vettura, tanto è vero che per quanto riguarda il ritiro di Verstappen qualcuno ha addirittura ipotizzato che fosse finito il carburante all’interno della monoposto, ma alla fine si è trattato di un guasto meccanico.

Per questo motivo in Arabia Saudita il campione in carica non ha potuto iniziare fin da subito a spingere come avrebbe voluto, perché la paura che potesse ripresentarsi un guasto del genere era davvero enorme, anche perché l’olandese non era stato l’unico a essere limitato dal motore, ma anche il compagno Sergio Perez e l’Alpha Tauri, sempre motorizzata Honda, di Pierre Gasly erano stati costretti al ritiro.

Christian Horner ha infatti spiegato come il problema con la società giapponese che fornisce il motore non è stato ancora chiarito e non ha avuto dubbi a rilasciare alcune parole per nulle confortanti ai microfoni ufficiali della F1.

Certo, siamo preoccupati per questo, ma penso che prima dobbiamo capire di cosa si tratta. Penso che una volta che tutto lo strip-down sarà stato completato e capiamo qual è il problema, si spera che le soluzioni possano essere messe in atto”.

Dunque in questo momento la Red Bull sta ancora cercando di capire che cosa sia successo nello specifico e non si sa se la situazione possa tristemente replicarsi anche in Australia, anche se in Arabia Saudita si sono visti dei netti miglioramenti per quanto riguarda l’affidabilità di una monoposto che in pista vola.

Christian Horner si fida dei suoi piloti: pronta la riscossa Red Bull?

La Ferrari si trova al primo posto in maniera netta e insindacabile del Mondiale piloti e costruttori, con Max Verstappen che non avrebbe mai pensato di avere già un ritardo di ben 20 punti dal primatista Charles Leclerc dopo solamente due Gran Premi disputati e la motivazione è derivata dal fallimento del Bahrain.

L’olandese si trovava infatti a un passo dal riacciuffare il monegasco, sarebbe stata infatti una sfida all’ultima curva perché con la Safety Car i due si erano riavvicinati in maniera netta e sensibile, ma pochi giri dopo il suo motore lo ha abbandonato e dunque non c’è stata la possibilità di vedere ancora una volta uno scontro palpitante.

Verstappen ha dunque concluso con zero punti in classifica e anche nell’ultimo GP vinto in Arabia Saudita, ha avuto modo di recuperare solamente sei punti da un Leclerc che non solo ha chiuso al secondo posto, ma ha limitato ancora di più i danni chiudendo con il giro veloce, ottenendo un punto in più.

A questo punto dunque bisogna iniziare a chiarire quello che sta succedendo, perché sebbene la stagione sia ancora molto lunga, non possiamo in alcun modo escludere il fatto che la Ferrari possa essere comunque la Scuderia minore, anche se dalle prime due gare i valori sembrano abbastanza chiari.

La Rossa può fare affidamento su un motore proprio che può modificare e migliorare direttamente a Maranello, cosa assolutamente non di poco conto dato che, per quanto sia solido il rapporto tra Red Bull e Honda, ci si debba sempre fidare di ciò che producono altri meccanici e altri ingegneri.

Una scarsa affidabilità, in paragone chiaramente con le prime Scuderie, è sempre stato notato anche nei suoi anni d’oro di inizio anni ’10, ma d’altra parte non si può negare come probabilmente il motore Honda in questo momento sia il più potente e lo si dimostra dal fatto che gli austriaci hanno sempre guadagnato in rettilineo.

La sensazione è che se la Red Bull dovesse trovare la giusta continuità potrebbe davvero essere la vettura dominatrice della stagione, ma la differenza con la Ferrari è minima e la stagione che ci apprestiamo a vivere sarà grandiosa.

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