MotoGP, Marini si paragona al campione del mondo: ecco perché

Il nono posto di Le Mans non soddisfa affatto le ambizioni di Luca Marini, che si lascia andare a un commento che tira in ballo il campione del mondo.

Le cadute a Le Mans hanno permesso a Luca Marini di riuscire ad agguantare una top-ten che a inizio weekend sembrava impossibile. Dopo un buon inizio di stagione, il fratello di Valentino Rossi sta faticando e non poco con la sua Ducati a trovare la costanza giusta per lottare stabilmente almeno a metà gruppo. Fatica sul giro secco, ma anche in gara le cose non è che vadano meglio per il pilota italiano, alle prese con più di un problema.

Luca Marini (ANSA)
Luca Marini (ANSA)

Per come è fatto, Marini conosce solo un modo per tornare ad essere competitivo: lavorare ancor più duro del solito, per ritrovare quelle buone sensazioni che aveva avuto all’inizio e che ora sembrano essersi dissolte al sole. E di certo non era questo che si aspettava dal suo 2022.

Marini e quella sensazione che lo accomuna a Quartararo

“Devo essere soddisfatto di come mi sento sulla moto – ha detto il pilota italiano dopo la gara francese -. Adesso però è molto difficile per me sorpassare dietro ad altri piloti. Perdo molto in tutte le fasi di accelerazione. Anche se in frenata sono più forte degli altri, arrivo alla prossima staccata con troppi metri di ritardo. Quindi non è possibile sorpassare un altro pilota”.

Marini prova dunque a vedere positivo, ma la realtà è che poteva esserci qualcosa di diverso: “Non sono molto contento del risultato perché avevo la sensazione che potessimo fare di meglio. Possiamo sicuramente finire tra i primi 5, ma ci manca ancora qualcosa. Comunque, sono contento di questa gara perché le aree su cui dobbiamo lavorare erano chiare. Possiamo migliorare ancora di più la moto e soprattutto l’elettronica per essere più avanti”.

Certo è che per essere costantemente, come vuole lui, tra i primi cinque, serve anche entrare in Q2 e partire davanti. Però il problema è anche un altro: “E’ davvero difficile sorpassare con le nostre gomme perché la pressione e la temperatura delle gomme aumentano. Il sorpasso in frenata è difficile perché tutti frenano molto tardi. Queste MotoGP sono incredibili – e anche le gomme sono incredibili. Michelin ha fatto un ottimo lavoro con la gomma posteriore dal mio punto di vista e l’ha migliorata molto rispetto al 2019. Ma ora devono concentrarsi sulla gomma anteriore in modo da poter dare spettacolo migliore. Se però quello davanti non commette errori, il sorpasso è impossibile”.

E Marini ha fatto un esempio concreto: “Penso che questa stagione, ma anche l’anno scorso, sono il pilota che Viñales odia di più. Ogni volta che è dietro di me, cerco di non farlo passare. Dal punto di vista del passo gara sarebbe molto più veloce di me ma non può sorpassarmi probabilmente a causa della pressione delle gomme o del feeling verso l’anteriore. Se non sbagli per 27 giri, il pilota dietro di te non potrà sorpassare, a meno che tu non abbia una velocità molto più alta sui rettilinei. Ma al momento non è il mio caso”.

E si è lasciato andare per questo a un commento amaro: “Mi sono sentito come Fabio Quartararo. È molto difficile solo gestire la propria posizione, non commettere errori e non lasciare passare il pilota dietro di te. Sto frenando molto tardi ora perché la nostra moto è fantastica sotto questo aspetto. Sto cercando di usare quella forza e sono migliorato molto in quell’area. Forse mi sfugge ancora qualcosa nell’ultima parte della fase di frenata, ma ci stiamo lavorando. E poi non riusciamo a scoprire perché perdo così tanto in accelerazione”.

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