Marko lancia l’allarme: “La carriera di Verstappen è a rischio”

Il talent scout della Red Bull Marko non nasconde la propria preoccupazione per il futuro di Verstappen in F1, soprattutto in un caso particolare.

Il percorso di Max Verstappen nel Circus potrebbe essere più breve del previsto. Altro che imitare la longevità di Kimi Raikkonen che dall’esordio avvenuto in Australia nel 2001 è riuscito a tirare avanti un ventennio, l’olandese potrebbe alzare bandiera bianca tra poco. La ragione è lo stress a cui è da sempre sottoposto.

Max Verstappen (Getty Images)
Max Verstappen (Getty Images)

Nato da famiglia motorsport, con la madre Sophie Kumpen kartista, di buon livello, molto conosciuta in Belgio, e il padre Jos, pilota di F1 e compagno di Michael Schumacher in epoca Benetton, il 24enne è stato svezzato a suon di bastone e carota. In verità, più il primo che la seconda. Educato ad un solo obiettivo, ossia la vittoria, una volta entrato in ottica Red Bull ne è diventato il riferimento.

Di lui il talent scout Helmut Marko diceva che era di una maturità fuori dal comune e che già a 15 anni ragionava come un adulto. Passato, anche per questo, dai kart alla Formula 3 e subito alla F1, dopo appena una stagione e mezza in Toro Rosso venne promosso nel main team per trascinarlo.

Spesso in mezzo ai guai e agli incidenti il driver di Hasselt ha saputo crescere e nel 2021, come noto, è riuscito a mandare in crisi Lewis Hamilton e a soffiargli il titolo all’ultimo giro dell’ultima gara.

Max Verstappen nei guai? Il motivo è davvero incredibile

Verstappen pagherà il prezzo della tensione

A tal proposito per il cacciatore di talenti della scuderia energetica, il duello senza esclusione di colpi dello scorso anno, tra polemiche, collisioni, interventi della FIA e attenzioni mediatiche, potrebbe aver messo a dura prova il sistema nervoso del suo cocco, che così potrebbe decidere di lasciare il gruppo ancora con molto da dare.

Eravamo tutti al limite“, ha raccontato ad Autorevue ricordando il tritacarne in cui si è trovata la Red Bull così come la Mercedes. “Quando si è tanto sottopressione anche il sistema immunitario ne risente. Per fortuna tanti membri dello staff hanno preso il Covid dopo Abu Dhabi, compreso il boss Christian Horner“.

Dalla Red Bull badilata a Vettel: “Meglio Verstappen”

Verstappen stesso mi ha confidato che non avrebbe resistito oltre a fine mondiale. L’intensità è stata davvero elevata. Lui vorrebbe correre ancora per un po’, ma qualora dovesse rivivere una campagna del genere è certo che la sua carriera sarà limitata“, la sentenza del manager austriaco che non lascia spazio a dubbi su quanto vissuto nel box di Milton Keynes fino a metà dicembre.

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