MotoGP, Morbidelli lancia l’allarme per Mandalika: “Non si respira”

Al termine della seconda giornata di test sul circuito di Mandalika, Morbidelli denuncia un problema che potrebbe influenzare il GP di marzo.

L’inedito tracciato indonesiano di Mandalika ha presentato subito diverse criticità ai piloti impegnati nella seconda tranche di test pre-stagione della MotoGP dopo Sepang. Oltre al fango, ai sassi e alla sabbia che hanno reso il fondo inservibile per alcuni frammento della giornata di venerdì, è emerso un altro ostacolo importante e non indifferente, che potrebbe mettere in seria difficoltà i protagonisti del motomondiale, quando in Indonesia dovranno tornare per correrci il 20 marzo prossimo.

Franco Morbidelli (Getty Images)
Franco Morbidelli (Getty Images)

A far presente la situazione è stato Franco Morbidelli, distrutto al termine sabato sera. “Il caldo è soffocante, peggio che in Malesia o in Tailandia. Si fatica a respirare“, il suo grido per il momento rimasto solitario.

Particolarmente provato dalla durezza delle condizioni climatiche trovate, il romano non ha nascosto il proprio malessere. E la problematica potrebbe ulteriormente acuirsi. Quando la carovana sbarcherà in Indonesia, le temperature medie si aggireranno attorno ai 31 °C. Un valore alto reso ancora più insopportabile dall’umidità.

Ne sanno qualcosa in F1 che a Singapore sperimentano il medesimo grattacapo. Per questo prima dell’evento si preparano in maniera specifica e non è infrequente vedere i driver immergersi in bacinelle di ghiaccio prima di ogni sessione.

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Entrando poi nello specifico delle sensazioni provate alla guida della sua M1 2022, Morbido ha rivelato di essersi sentito bene, seppur non ancora al 100% a seguito dell’intervento subito l’anno scorso. “La gamba è al livello che mi aspettavo, tuttavia, in questa categoria devi essere al massimo delle tue possibilità, della tua forma e delle tue capacità“, la sua considerazione.

Anche sul fronte tecnico il feeling si è rivelato buono sebbene, come lui stesso ha riconsciuto, i progressi relativi al motore non sono stati tanto ampi come tra il 2019 e il 2021.

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Per quanto mi riguarda sono in continua progressione e ciò mi ha permesso di ridurre lo svantaggio dai primi, ma purtroppo non basta“, ha infine considerato con un po’ di frustrazione.

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