MotoGP, il dramma di Danilo Petrucci: “Lì rischio la vita”

Il pilota della KTM, Danilo Petrucci, ha rappresentato gli aspetti più pericolosi della sua prossima avventura sulle due ruote.

Danilo Petrucci (Getty Images)
Danilo Petrucci (Getty Images)

La vita è fatta di scelte e quelle di Danilo Petrucci potrebbero nascondere molte insidie. Il prosieguo della carriera del centauro di Terni sarà sulle dune per la partecipazione alla sua prima Dakar. Dopo aver contribuito, lo scorso anno, alla conquista del titolo costruttori per il team ufficiale Ducati, il pilota è saltato in sella alla KTM per questa ultima tribolata stagione in MotoGP.

Alla guida della KTM RC16 del team Tech 3 Danilo ha fatto molta fatica a confermarsi nelle posizioni di vertice. Il suo miglior posizionamento nel 2021 è stato un quinto posto nel GP di Francia. Complessivamente Petrucci ha marcato 37 punti, due in più di Valentino Rossi.

Come il Dottore, Danilo Petrucci, ha deciso di chiudere la sua carriera in MotoGP al termine del campionato 2021. Portogallo e Spagna saranno le ultime due fermate nella top class, e poi Petrux potrà dedicarsi anima e corpo alla sua prossima avventura sulla sabbia. Prima di giungere a Portimao, il pilota italiano ha fatto una capatina a Dubai per iniziare il suo percorso di avvicinamento alla sfida che lo attende nel 2022.

Le paure di Danilo Petrucci

Il pilota della KTM dovrà prepararsi ad una prova, completamente, diversa rispetto a quella della MotoGP. A Dubai ha seguito i consigli degli esperti di corse sugli sterrati e dei grandi campioni della Dakar. Walkner e Sunderland gli hanno confessato qualche trucco del mestiere, ma l’italiano si è reso conto della pericolosità della sfida.

“È come iniziare tutto da zero. Non ho mai fatto un rally in vita mia, non so se mi piacerà e soprattutto una delle cose di cui mi preoccupo di più è il pericolo. Lì puoi rischiare la tua vita e la tua carriera ad ogni metro. Per essere davvero veloce devi conoscere un sacco di cose – ha dichiarato il pilota al magazine The Race – non puoi realmente fidarti delle dune e del deserto, soprattutto dell’alta velocità, perché le moto da rally raggiungono quasi 200 chilometri orari e sono velocissime. E le pietre, le rocce, sono davvero dure”.

Per Danilo Petrucci si tratta di un cambio radicale di vita e di abitudini. L’ex rider della Ducati ha dichiarato che la MotoGP gli mancherà tantissimo. Correre su piste come il Mugello e Phillip Island sono emozioni uniche per un pilota delle due ruote. Le prime sensazioni, però, in mezzo al deserto sono state entusiasmanti.

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L’approccio alla Dakar è totalmente diverso rispetto alla MotoGP: il gruppo è essenziale, visto che si condivide l’avventura. Si cena insieme, ci si scambiano consigli. È stato un piacere dialogare con tutti i ragazzi KTM, ho chiesto loro un sacco di cose per imparare e loro per curiosità mi hanno chiesto della MotoGP”, ha aggiunto Danilo Petrucci.

Sulle dune si completano oltre 500 chilometri al giorno. I piloti si svegliano alle prime luci dell’alba per percorrere distanze enormi nel deserto. Una atmosfera, completamente, opposta rispetto al caos delle impegnative ma brevi sfide della MotoGP. In sella alla sua KTM il centauro vivrà una esperienza che lo metterà a dura prova sul piano fisico. L’allenamento a cui si sottoporrà sarà diverso rispetto a quello dei piloti della top class. Tra sogni e paure, Danilo proverà una avventura da brividi.

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