MotoGP, la Ducati tornerà al top: la certezza dell’ex campione

A Borgo Panigale non sono soddisfatti della partenza della GP22. La Ducati vuole tornare a fare la voce grossa e il tempo c’è, secondo l’ex fuoriclasse della classe regina.

La squadra ufficiale Ducati aspetta con ansia il primo successo iridato in questa stagione. Nelle prime quattro gare le cose non sono andate nel verso giusto, per motivi diversi. Nel primo Gran Premio le GP22 hanno iniziato con il piede sbagliato, con Pecco a terra nella ghiaia e Jack Miller fermo per un problema tecnico. Archiviata la prima corsa dell’anno, i ducatisti hanno iniziato a temere il peggio anche sul tracciato di Mandalika dove si erano svolti i test prestagionali.

Ducati (Ansa Foto)
Ducati (Ansa Foto)

Il centauro torinese ha colto un solo punticino, mentre l’australiano si è classificato al quarto posto. Nel Gran Premio di Argentina i ruoli si sono scambiati con Pecco al quinto posto e Jack al quattordicesimo. Il weekend migliore della squadra ufficiale di Borgo Panigale è arrivato negli Stati Uniti con il terzo posto dell’australiano e il quinto dell’italiano. Poco male, la classifica rimane corta e questo rappresenta un vantaggio per i rossi.

Il leader della graduatoria piloti Enea Bastianini, grazie al secondo successo stagionale in Texas, è tornato in testa al mondiale a quota 61 punti. Il pilota del team Gresini ha strapazzato la concorrenza sulla Desmosedici GP21. Jack Miller è arrivato a quota 31 punti, a pari merito con Zarco del team Ducati Pramac. Pecco Bagnaia, invece, è salito a 23 punti ed occupa la undicesima posizione nella graduatoria mondiale.

Ducati, nulla è perduto

A inizio stagione la Rossa aveva l’obiettivo di conquistare entrambi i titolo mondiali. Dopo due annate top, condite dai successi finali consecutivi in classifica costruttori, il 2022 non è iniziato come da programma. Quattro vittorie di Bagnaia nelle ultime sei corse dello scorso campionato lasciavano presagire una stagione da assoluti protagonisti. La Desmosedici su cui Bagnaia ha corso nel 2021 era un bolide adatto alle caratteristiche del torinese. Le migliorie tecniche della GP22 non hanno fatto la differenza, anzi hanno creato grattacapi al pilota.

Nel 2020 e 2021 la Desmosedici è stata la migliore moto della griglia, ma è mancata la giusta continuità ad un centauro per laurearsi campione del mondo. Dai tempi di Casey Stoner la Ducati non festeggia un primo posto in classifica pilota. L’ultima volta è accaduto nel 2007. Le speranze dei tifosi italiani, nel cruciale anno post Valentino Rossi, erano legate a Pecco Bagnaia, ma a trovare la giusta consacrazione sembra essere stato, sin qui, Enea Bastianini.

Nei test prestagionali la Rossa di Borgo Panigale aveva mostrato un ritmo importante, sebbene la concorrenza avesse messo in mostra qualità tecniche superlative. Honda, Suzuki, KTM e Aprilia hanno fatto grandi step in avanti. Yamaha M1 a parte, regredita rispetto alla passata stagione, il divario tecnico tra il team italiano e gli altri si è, praticamente, annullato. Persino sul dritto la Desmosedici non fa più una clamorosa differenza.

Alex Crivillé, ex campione del mondo della classe regina, ha dichiarato: “Le moto nella fabbrica di Borgo Panigale sembrano migliorare, sebbene ogni circuito sia un capitolo diverso. Ad Austin abbiamo visto che Jack Miller è stato forte, anche se, nonostante tutto, continua a vincere la Desmosedici 2021 con Enea Bastianini”. Per lo spagnolo risulteranno determinanti le prossime tappe europee. “La Ducati sta lavorando duramente per essere forte quando le gare arrivano in Europa, perché la stagione è molto lunga e hanno tempo per recuperare”, ha chiosato Alex Crivillé.

Impostazioni privacy