MotoGP, testa a Jerez tragici: mai visti così pochi in 20 anni

Le assenze di leggende come Marc Marquez e Valentino Rossi avranno un certo peso nell’economia di una stagione 2022 di MotoGP dal gusto molto particolare.

MotoGP (GettyImages)
MotoGP (GettyImages)

Valentino Rossi ha chiuso la sua ultima gara a Valencia, decidendo di lasciare la MotoGP dopo una lunghissima carriera. La classe regina ora deve fare i conti anche con l’assenza a tempo indeterminato di Marc Marquez. Il campione della Honda è alle prese con un nuovo problema alla vista che lo aveva già falcidiato nel 2011 quando correva in Moto2. La diplopia rappresenta un guaio che preoccupa i vertici della Honda e anche della Dorna. Lo spagnolo è al riposo in attesa di miglioramenti, ma sarà costretto a saltare i test a Jerez de la Frontera.

La MotoGP sta affrontando l’inizio di una nuova era, alla scoperta di talenti emergenti che debutteranno e giovani campioni che si stanno affermando. E’ un momento di transizione non semplice che rischia di avere una ricaduta in termini di ascolti. In molti hanno iniziato ad appassionarsi al motomondiale grazie alle lotte tra gli italiani Biaggi, Rossi e Capirossi. Le sfide epiche tra Vale e Casey Stoner hanno incendiato le tifoserie di mezzo mondo, poi è arrivata l’armata spagnola che ha visto in Pedrosa, Lorenzo e Marquez i più celebri antagonisti iberici del Dottore. Generazioni a confronto si sono battute in pista, creando uno spettacolo irripetibile.

L’infortunio di Marc Marquez nel 2020 a Jerez, pista su cui si svolgono i test 2022 giovedì 18 e venerdì 19 novembre, ha rappresentato un duro colpo per la classe regina. In assenza del Cabroncito ci ha pensato Joan Mir a tenere alta la bandiera della Spagna. Nel 2021, invece, ha trionfato per la prima volta Fabio Quartararo, primo francese ad aggiudicarsi un titolo in top class.

Una MotoGP sempre meno titolata

Nel corso delle ultime stagioni si sono ritirati i più grandi interpreti delle due ruote del ventunesimo secolo. L’assenza di campioni come Stoner, Hayden, Lorenzo, Rossi in aggiunta a quella di tanti altri piloti carismatici hanno reso la MotoGP meno attraente. Il campionato 2021 è stato caratterizzato dalla sfida tra due giovani come Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. L’anno precedente il duello al vertice è avvenuto tra Joan Mir e Franco Morbidelli, non proprio i rider più riconoscibili a livello planetario.

Nella classe regina attuale vi sono tanti bravi piloti, ma al momento non sembra palesarsi il genio. Fenomeni come Valentino Rossi e Marc Marquez, certamente, non nascono tutti i giorni, ma complessivamente il livello generale in MotoGP sembra essere sceso. A Jerez c’è attesa per osservare al debutto i giovanissimi rider provenienti dalle classi minori: il campione Remy Gardner e Raul Fernandez (Ktm Tech3), Fabio Di Giannantonio (Ducati Gresini), Darryn Binder (Yamaha Rnf), balzato in top class dalla Moto3 e Marco Bezzecchi sulla Ducati VR46. Il team di Valentino Rossi debutterà in MotoGP con Luca Marini e il rookie Marco Bezzecchi.

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Con l’assenza di Marc Marquez, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi, Nicky Hayden e Casey Stoner mancano all’appello tutti i campioni del mondo che hanno monopolizzato dal 2001 al 2019 la classe regina. Il medesimo periodo di passaggio avvenne nel 2001 in classe 500 quando c’erano solo i campioni del mondo Alex Crivillé e Kenny Roberts Jr. in pista. A distanza di 20 anni dal primo titolo di Valentino Rossi nella classe regina, la MotoGP può schierare in pista solo i campioni 2020 e 2021. Joan Mir e Fabio Quartararo avranno gli occhi puntanti nei test di Jerez. Ad affiancare l’attuale campione del mondo francese, ci sarà Franco Morbidelli. Il team ufficiale Ducati schiererà in pista Pecco Bagnaia e Jack Miller, mentre il team Pramac alternerà Jorge Martin e Johann Zarco.

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