MotoGP, Mir e la sua frustrazione: il grande rammarico su Quartararo

Malgrado le buone prestazioni della passata stagione, Mir si dice deluso per non aver tenuto il passo di Quartararo.

Joan Mir (GettyImages)
Joan Mir (GettyImages)

Il 2020, a sorpresa, era stato il suo anno. Approfittando del caos legato all’emergenza Coronavirus e dell’assenza del dominatore Marquez, Joan Mir aveva saputo fare centro. Campione MotoGP con la Suzuki diretta da Davide Brivio.

Un risultato arrivato come magia che attendeva soltanto di essere confermato. Ed invece il 2021 ha raccontato una storia diversa. Non stiamo parlando affatto di un campionato pessimo avendo chiuso al terzo posto con 6 podi all’attivo. Ma il non aver vinto neppure in un’occasione lo ha lasciato con l’amaro in bocca.

Tra i più costanti del gruppo, lo spagnolo non è comunque riuscito ad insidiare Quartararo che, così, gli ha soffiato lo scettro dopo soli 12 mesi.

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La delusione per il mancato obiettivo

Senza entrare nel dettaglio, il maiorchino ha parlato di “diversi aspetti che non hanno funzionato” togliendolo così dalla lotta per la coppa che conta.

Attento a non lanciare bordate al costruttore nipponico o critiche ad aspetti specifici della sua GSX-RR, il 24enne ha comunque ammesso di essere rimasto impressionato in negativo dall’incapacità di reggere i progressi e il ritmo dei rivali.

Non sono mai stato in grado di dare fastidio a Fabio e questo mi dispiace molto“, ha affermato a Motorsport.com, amareggiato per non aver potuto difendere la corona.

Parlando per sommi capi delle caratteristiche della sua moto dei sogni, l’iberico non ha avuto dubbi a dichiarare: “Dovrebbe aver la potenza della Ducati, l’agilità della Honda, il grip della Yamaha e la consistenza della Suzuki”. Insomma, un bel mix che però non pare praticabile nella realtà.

Con due mondiali alle spalle, uno è targato Moto3 nel 2017, Mir potrebbe decidere di lasciare la scuderia di  Hamamatsu nel 2023, alla naturale scadenza del suo contratto.

A tal proposito, facendo il classico gioco di come ci si immagina nel futuro e in quale team eventuale gli piacerebbe andare in alternativa alla Suzuki, Joan non ha scontentato nessuno: “Penso che le squadre più forti in questo momento in MotoGP siano Ducati, Honda e Yamaha“, il suo commento finale.

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