Perché non si poteva ripartire a Monza? Per la Safety Car cambia tutto

La Safety Car ha portato tristemente alla chiusura del Gran Premio di Monza, con i fischi che non sono mancati e con un pizzico di rimpianto.

Diventa sempre più chiaro ed evidente a tutti come il regolamento legato alla Safety Car debba essere rivisto in maniera davvero importante, anche perché ancora una volta una decisione dettata da un regolamento ballerino ha portato solamente a una serie infinita di polemiche.

Safety Car
Ansa Foto

Si sa che Monza è una delle più grandi feste che ci possano essere nel mondo della F1, per questo motivo sono state a centinaia di migliaia le persone che si sono mosse da tutta Italia, e non solo, per assistere dal vivo alla gara.

La sensazione, vedendo le qualifiche, era quella che ci sarebbe potuta essere una gara vera e con una grande lotta tra Leclerc e Verstappen, con il monegasco che al sabato aveva strappato una favolosa Pole Position.

La Red Bull si è comunque dimostrata superiore in pista e soprattutto l’olandese Verstappen ha sfruttato la potenza della sua monoposto anche a discapito di una strategia Ferrari sicuramente rivedibile.

Nel finale però tutto avrebbe potuto riaprirsi nel momento in cui la McLaren di Daniel Ricciardo si è spenta e dunque è stato necessario l’ingresso della Safety Car, ma i mezzi sono stati davvero troppo lenti e dunque la macchina di sicurezza non se n’è mai andata.

I fischi al traguardo sono stati davvero assordanti, perché nessuno vorrebbe mai vedere una gara, in particolar modo se meravigliosa e ricca di storia come Monza, chiudersi in questa modalità, ma a un certo è diventato impossibile ripartire.

Per ben tre giri infatti la vettura di Ricciardo non è stata spostata e soprattutto la Safety Car è entrata in maniera assurda, non davanti a Max Verstappen leader del Mondiale, come accade sempre, bensì davanti a George Russell terzo.

Questo ha portato a una grande confusione, a non avere mai un gruppo compatto come accade in questi casi e soprattutto a portare Max a correre tantissimo per poter raggiungere la vettura di sicurezza e questo chiaramente ha velocizzato la conclusione della gara.

La Safety Car non poteva uscire come ad Abu Dhabi 2021

Qualcuno si è domandato perché la Safety Car, una volta tolta la vettura di Ricciardo, non avrebbe potuto lasciare campo libero a Verstappen e Leclerc per darsi battaglia come accadde all’olandese e a Hamilton nel pazzesco ultimo Gran Premio di Abu Dhabi 2021.

Ebbene la motivazione è dettata dal fatto che quest’anno il regolamento è cambiato, per questo motivo bisogna dare un giro a tutti i doppiati per potersi sdoppiare e non può essere a discrezione del giudice come l’anno scorso.

Dunque i continui ritardi in fase di ripartenza hanno fatto arrivare rapidamente al giro 52 e a quel punto mancava solamente un giro e con l’obbligo di sdoppiarsi non ci sarebbe stata la possibilità di ripartire.

Rimane un mistero il perché la Safety Car abbia deciso di dettare il passo non da Verstappen bensì da Russell, ma ora la FIA deve iniziare prendere una decisione seria, perché il pubblico, i tifosi e soprattutto i piloti, non meritano di chiudere un Gran Premio in regime di Safety Car.

Impostazioni privacy