Gioca a poker per 115 ore di seguito: entra nel Guinnes dei primati!

Phil Laak si è sempre dimostrato un poker player con una resistenza fuori dal comune: quale miglior modo di far parlare di sè sfruttando questo talento che far scrivere il proprio nome nel Guinness dei primati?

Phil Laak e Antonio Esfandriari nella foto di rito battuto il precedente record
Phil Laak e Antonio Esfandriari posano accanto al timer nella foto di rito, appena battuto il precedente record

Più o meno tutti conoscono il celebre libro dei record, il Guinness dei Primati, non tutti però sanno che in mezzo alle varie pazzie e curiosità che il genere umano può inventarsi, molti delle imprese registrate riguardano delle performance di alcuni giocatori di poker. Famosi o sconosciuti. Tra le storie più curiose registrate, spicca certamente il record di sempre per la sessione di gioco più lunga, segnata da Phil “The Unabomber” Laak nel 2010, giocando per quasi cinque giorni e cinque notti ininterrottamente nella card roome del rinomato Casinò Bellagio.

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Le regole per il Guinness World Record

Le regole definite per registrare il pazzesco record erano molto semplici. Il giocatore doveva in primis presentare delle analisi del sangue e fare delle visite con un medico designato dalla giuria, così ad certificare che per l’occasione il player non avesse assunto droghe o sostanze che lo aiutassero a rimanere sveglio. Definite poi le altre accortezze per la verifica della performance da parte dei giudici, quali ad esempio le registrazioni video, i registri della poker room comprensivi di turni dei Dealer e dei commissari di gioco e tutte le altre informazioni necessarie a garantire la genuinità del record.

Il regolamento circa lo svolgimento del gioco prevedeva un massimo di una pausa di 5 minuti ogni ora di gioco, cumulabile se non utilizzata. La partita scelta dal campione non era tra l’altro neanche tra le più leggere o che si potesse prendere sotto gamba o sottovalutare per via della stanchezza. Il tavolo scelto per la maratona dei record era un NL Hold’Em cash game con bui $10/$20. Come se non bastasse il gioco era molto deep stack con alcuni giocatori seduti con oltre 1000 big blind. Laak spiegherà l’ardita scelta sostenendo che l’unico modo che aveva per restare sveglio era quello di giocare ai limiti cui era solito giocare, rischiando quindi di perdere davvero molti soldi qualora la stanchezza e la fatica si fossero fatte sentire in modo importante. Così, fortunatamente per il nostro eroe, non è stato.

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La sessione da record allo start

Siamo al 2 giugno 2010 e sono esattamente le 12:04 quando Phil Laak si siede sulla sedia che lo accomapagnerà per i successivi 5 giorni. Phil di fatto si alzerà dal tavolo il successivo 7 giugno, esattamente alle ore 7:04. Prima di lui altri temerari avevano tentato l’impresa segnando dei tempi comunque di tutto rispetto. Il primo traguardo segnato era di poco più di 36 ore, mentre il miglior risultato precedente che Phil Laak andrà a distruggere era quello di Paul Zimbler, per un dignitosissimo risultato di 78 ore, 25 minuti e 45 secondi.

L’obiettivo di Laak era in realtà quello di toccare il tetto delle 80 ore così da battere il record precedente, ma il sabato notte, raggiunto il risultato, il nostro Phil si sentiva ancora delle energie residue da sfruttare e decise così di proseguire per altre 36 ore. Così, giusto per la gloria. Al tavolo con Phil Laak, tra le decine di giocatori che si sono alternati con le sessioni “normali” di qualche ora, sono passati anche altri famosi campioni e amici del nostro uomo dei record. Tra i più conosciuti Men “The Master” Nguyen e il grande Antonio “The Magician” Esfandriari, contro il quale Phil Laak ha anche vinto un piatto enorme, che gli ha permesso tra le altre cose di concludere la pazzesca sessione in attivo di circa $15,000, essendosi seduto giorni prima con appena $4,000. Durante il gioco Phil aumentò il suo budget a $100,000, anche se in realtà non era certo fare utile il suo scopo principale in questa sessione.

Le verifiche e la verbalizzazione ufficiale

Terminata l’impresa, ci sono voluti ben 6 mesi per la commissione del Guinness World Record per verificare che tutto si fosse svolto secondo i parametri stabiliti e che non ci fossero state irregolarità in nessuna delle fasi di gioco.Terminate le numerose verifiche, i giudici assegnarono quindi la paternità del record al nostro Phil Laak e verbalizzarono il risultato., Con le sue 115 ore esatte di gioco ininterrotto ha scritto il suo nome nel più importante libro che raccoglie le pazze imprese di persone decisamente fuori dal comune.

Terminata l’impressionante impresa, Phil Laak ha dichiarato: “Era sempre stato il mio sogno avere un record verbalizzato nel Guinness, fin da quando per la prima volta ho letto il libro Guinnes World Record quando frequentavo il liceo. Questa impresa è stata decisamente un’esperienza mervagliosa, anche se realmente sfinente! Ho sempre considerato già una sessione di 60 ore qualcosa di mostruoso”. Scherzando aggiungerà poi di essersi allenato fin da bambino per questa impresa da record, in quanto il pro player da sempre soffre di un problema di insonnia, che lo ha abituato a passare moltissime ore senza dormire. La commissione del Guinness World Record riconoscerà anche un premio in denaro al nostro eroe, che ha dichiarato di devolverne la metà in opere di beneficienza.

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