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Punti chiusi al flop: come giocarli al meglio per non farsi male

Giocando una mano di poker Texas Hold’em, dopo il primo giro di puntate preflop, ci troviamo in una situazione che presenta già moltissime variabili, punti chiusi e progetti. Focalizziamoci sulle possibilità che troviamo una volta girato il flop.

Dopo il flop abbiamo già a disposizione le tre carte comuni al centro del tavolo e le nostre due hole cards, le carte personali, da combinare per ottenere il punto più alto. Possiamo ora avere già un punto chiuso, un progetto o addirittura entrambi.

Vediamo insieme tutte le possibili situazioni in cui possiamo trovarci e come preparare il gioco al meglio per le fasi successive della mano.

SE SEI ALL’INIZIO LEGGI ANCHE >> Chi si prende il piatto? I punti delle mani di poker Texas Hold’Em 

Cosa vuol dire avere punti chiusi al flop e quali sono i migliori

Con punti chiusi si intende una mano già formata che potenzialmente ha ottime chance di essere già la migliore possibile al tavolo, spesso non necessitano miglioramenti per affrontare degnamente lo showdown al termine della mano.

I punti chiusi più forti come ad esempio Doppia coppia (Two Pair), Tris (Three of a Kind), scala (Straight), Colore (Flush) e superiori sono chiamate Monsters, ossia mostri, in quanto sono combinazioni fortissime e che spesso possiamo monetizzare senza troppe preoccupazioni fino alla fine della mano.

Al flop possiamo trovarci con altri punti chiusi meno forti, ma generalmente a livelli bassi di ioco, ne abbiamo solo due degni di nota:

Top Pair

La top pair, come suggerisce il nome, è la coppia più alta possibile utilizzando le carte del flop.

Esempio1:
Hero Hand AQ
Flop 7Q4

Esempio2:
Hero Hand KQ
Flop K7J

Come è facile osservare, in entrambi i casi abbiamo la coppia più alta possibile utilizzando le tre carte comuni del flop, ma c’è un’importante differenza tra il primo e in secondo.

Parliamo del Kicker, ossia la seconda carte personale che completa il punto in caso di parità (avversario ha stessa coppia). Nel secondo esempio ci troveremmo in cattive acque se ci troviamo contro un AK, quindi dobbiamo tenerne conto prima di aggredire come se non ci fosse un domani.

La situazione del primo esempio invece è tutt’altra storia, qualsiasi altra top pair sarà dominata dalla nostra mano e non possiamo sperare in una situazione migliore con quel punto in mano. La situazione in cui abbiamo Top Pair con il Kicker più alto possibile si chiama Top Pair Top Kicker.

Overpair

Si chiama over pair il punto composto dalla coppia “servita” che abbiamo ricevuto tra le carte personali e le tre carte del flop, tutte più basse della nostra coppia. Se abbiamo in mano AA, nessun avversario potrà avere in questo spot una coppia più alta della nostra.

Qualche esempio:

Esempio1:
Hero Hand AA
Flop J49

Esempio2:
Hero Hand 99
Flop 73 2

Notiamo solamente che nel primo caso la coppia di assi difficilmente si scontrerà con coppie più forti proseguendo nella mano. Nell’esempio 2 invece, basta un 10 o una qualsiasi figura per passare da un punto forte come overpair, ad avere sul board una carta più alta della nostra coppia, con tutti i pericoli che ne conseguono.

Diverse tipologie di doppia coppia

Non tutte le doppie coppie sono uguali, vediamo qualche esempio di spot in cui abbiamo doppia coppia, ma non parliamo certamente di monster.

Esempio1:
Hero Hand AJ
Flop 4AJ

Qui abbiamo un punto molto forte, non solo doppia coppia, ma la più alta doppia coppia possibile. Questo punto viene chiamato Top Two Pair e se composto, come in questo caso da due carte alte, difficilmente ci troveremo sotto anche portandolo senza miglioramenti allo showdown finale.

Esempio2:
Hero Hand AJ
Flop A3 3

Riguarda sempre una doppia coppia chiusa, ma è un punto molto meno forte in quanto abbiamo la seconda coppia che è composta con le carte comuni. Ciò significa che chiunque abbia in mano un asso pareggerà il nostro punto e se non arrivano cambiamenti significativi ce la si giocherà con il kicker, che per nostra fortuna è abbastanza decente (J).

Esempio3:
Hero Hand AJ
Flop AQ Q

Qui abbiamo una situazione simile a quella vista nell’esempio 2, ma una coppia più alta del nostro kicker ci preclude da un lato la possibilità di migliorare il punto pescando ad esempio un altro J, ma è un evento con talmente poche probabilità che possiamo tralasciarlo. Cosa importante è che fortunatamente abbiamo comunque un kicker decente qualora trovassimo dall’altra parte un altro A.

Esempio4:
Hero Hand A5
Flop A6 6

La più classica situazione di punto forte solo apparentemente. È vero che abbiamo doppia coppia all’A, ma perdiamo in tantissime situazioni: quasi tutti gli A avversari, tutti i 6 ed eventuali miglioramenti della mano avversaria che noi non possiamo aspettarci. È dura migliorare una mano come questa. È inoltre molto improbabile che qualcuno segua fino alla fine con una mano peggiore della nostra, quindi se l’avversario ci segue fino allo showdown mettendo con noi soldi nel piatto, quasi certamente ha un punto pari o più forte del nostro. Non investire particolarmente in punti poco giocabili come questo.

Tre consigli per giocare i punti chiusi al flop

Giocare con punti chiusi forti è abbastanza semplice. Più o meno come avere un motorino in una gara ciclistica, ma stiamo attenti a non lasciarci prendere la mano.

  1. Più giocatori sono nella mano, più la nostra mano deve essere forte.
    Già essere in tre invece che in due, apre moltissime possibilità perchè gli avversari migliorino la mano. Se inoltre la situazione a dovuta al fatto che preflop non ci sono stati rilanci particolari, potresti trovare avversari con in mano letteralmente qualsiasi cosa. Massima cautela in questi casi
  2. Fai Slowplay SOLO con mani davvero fortissime.
    Lo slowplay è la strategia di nascondere la forza della nostra mano affinché possiamo preparare delle trappole agli avversari che inconsapevoli, continuano a ingrossare il piatto pensando di farci passare o di avere un punto più forte.
    Ricorda che quando si opta per giocare in questa maniera, è fondamentale tenere gli occhi aperti e saper mollare il colpo quando capiamo che ci stiamo infilando in brutte situazioni. Importante qui non innamorarsi delle carte, ricorda che più progetti possibili ci sono, più la nostra mano sarà vulnerabile.
    Se abbiamo AJsu flop AJT siamo fortissimi, ma se arriva al turn un Qfiniamo immediatamente sotto a chiunque abbia AQ, un progetto di scala o un progetto di colore. Se a questo punto esplodono le puntate e i rilanci, quasi sicuramente non ce la passiamo benissimo, e può costarci parecchio voler arrivare a tutti i costi allo showdown.
  3. Non regalare carte gratis se hai già punti chiusi.                                                  La cosa peggiore che puoi fare è regalare carte agli avversari quando abbiamo un punto forte al flop. Ricorda, con le monsters la scelta migliore è aggredire, specialmente quando si è più di due player nella mano. Aggredendo, estraiamo valore dagli avversari che ci seguono e proteggiamo il nostro punto da eventuali progetti.

LEGGI ANCHE >> La giocabilità delle carte: quali mani scartare preflop 

Conclusioni: pot control e protezione del punto chiuso

Abbiamo visto una panoramica dei concetti più importanti a applicare al tuo gioco quando chiudiamo un punto forte al flop. È importante fare nostri il prima possibile concetti come pot control (controllo del piatto) e protezione del punto chiuso. Sappiamo che guadagniamo da una puntata solamente quando chiama una mano peggiore della nostra o quando proteggiamo bene il nostro punto da evenetuali progetti avversari.

In generale ciò che abbiamo visto nel preflop, vale anche al flop. Quindi:

  • Giocare chiusi ed evitare di infilarsi in situazioni complesse con mani mediocri
  • Aggredire quando abbiamo una buona mano per estrarre valore e proteggere il punto
  • Giocare in posizione per sfruttare al massimo tutti i vantaggi dovuti dalle maggiori informazioni e dal controllo delle puntate.

Seguendo meticolosamente questi principi, non sarà difficile anche per i giocatori novizi trovare soddisfazione e condurre un gioco profittevole anche mentre si fa esperienza ai livelli più bassi.

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