Quanto costa il volante di una F1? La cifra è davvero pazzesca

La F1 può contare su dei volanti che sono praticamente dei computer al giorno d’oggi. Questa parte delle vetture vale una fortuna.

F1 (GettyImages)
F1 (GettyImages)

Il mondo della F1 è ormai dominato dalla tecnologia. I piloti, che un tempo venivano definiti cavalieri del rischio, possono ora contare su dei sistemi che erano praticamente inimmaginabili sino a pochi decenni fa, ed a guadagnarne è stata soprattutto la sicurezza. Al giorno d’oggi è difficile assistere ad un incidente che causi gravi danni ai nostri eroi, anche se il crash della Haas di Romain Grosjean in Bahrain nel 2020 ci ha fatto tremare.

La fatalità può sempre accadere, ma il Circus e la FIA hanno fatto passi da gigante per fornire maggiori garanzie ai piloti. Dopo la morte di Ayrton Senna, l’obiettivo degli organizzatori è divenuto quello di rendere questa categoria il più sicura che mai, per evitare ulteriori tragedie.

La F1, effettivamente, ci è riuscita. Da quel tragico fine settimana di Imola sono passati 27 anni, e solo la sfortunata carambola di Suzuka nel 2014 è costata la vita ad un pilota, ovvero Jules Bianchi. Per quanto riguarda le prestazioni, si sono incredibilmente evolute assieme alla sicurezza.

Le power unit ibride, anche se costosissime e meno rumorose, hanno portato un’efficienza prima sconosciuta, assieme a delle performance impareggiabili. Simulatori sempre più realistici e gallerie del vento che vengono affinate di anno in anno hanno portato le vetture ad essere velocissime, specialmente dal 2017 in avanti. Tutti i record delle piste sono crollati, sia in qualifica che in gara. Uno degli aspetti più curiosi riguarda il volante delle monoposto attuali, che somiglia più ad un computer rispetto ad uno strumento utile a far girare le ruote.

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F1, un volante può valere 60 mila euro

Dagli anni Novanta in poi, i volanti sono diventati una delle parti più importanti della F1 odierna. Con l’avvento dell’elettronica, che man mano ha preso il sopravvento sull’elemento meccanico, i piloti hanno dovuto imparare a dover governare tantissime diverse funzionalità direttamente dal volante.

La Ferrari è stata tra le fautrici della rivoluzione sui “manubri”, portando tantissimi manettini già un quarto di secolo fa. Lo sviluppo colossale c’è poi stato nell’ultimo decennio, specialmente con l’avvento delle power unit ibride che costringono i protagonisti a cambiare costantemente i loro settaggi.

La cosa impressionante, al giorno d’oggi, è vederli modificare cose come la ripartizione della frenata direttamente dal volante, anche nel corso di un giro di qualifica in cui si spinge al massimo. Inoltre, con il volante si attiva il DRS, si richiede un contatto radio con i box, si gestiscono le diverse mappature, si spinge il tasto per bere e tanto altro.

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Ovviamente, i prezzi dei volanti sono lievitati alle stelle a causa della loro complessità. I materiali utilizzati per realizzarli sono molto pregiati, ed il prezzo medio si aggira sui 60 mila euro circa. Una cifra spaventosa, che rende bene l’idea di quanto siano complesse certe parti del veicolo di F1. E nel futuro la certezza è che gli ingegneri continueranno a sorprenderci con nuove genialate.

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