Verstappen sempre più leader del mondiale di F1, con un gap a suo favore che sale a 12 punti. Quarto Leclerc dietro Perez.
Max Verstappen ha vinto il Gran Premio degli Stati Uniti di F1 resistendo nel finale a Lewis Hamilton. Il pilota della Red Bull ha così aumentato il vantaggio sulla Mercedes nel mondiale, portandolo a 12 lunghezze. Un vero e proprio colpaccio quello dell’olandese, su una pista che, sulla carta, doveva essere sfavorevole alla RB16B.
La festa del team di Milton Keynes l’ha completata Sergio Perez, ottimo terzo anche se ben lontano dai duellanti. La gestione del vincitore è stata eccezionale, anche grazie ad una strategia ottimale della sua squadra dopo che, alla partenza, Max era stato superato dal britannico. Buona la prova della Ferrari, quarta con Charles Leclerc e settima con Carlos Sainz.
Lo spagnolo è stato beffato nel finale da Valtteri Bottas, sesto dietro alla McLaren di Daniel Ricciardo. Su questa pista, l’australiano è stato nettamente superiore a Lando Norris, solo ottavo davanti a Yuki Tsunoda con l’AlphaTauri. Chiude la top ten l’Aston Martin di Sebastian Vettel.
F1, ad Austin Verstappen è imperiale
Al via Hamilton annichilisce Verstappen, sverniciandolo alla prima curva forzandolo verso l’esterno. La battaglia tra i due è infernale, con Perez che ha la possibilità di passare il compagno di squadra, ma saggiamente lo lascia davanti. Sainz è bravissimo a resistere alle due McLaren nel corso della prima tornata, ma è poi costretto a cedere a Ricciardo nella parte finale della pista. Max non ci sta a stare dietro e si fa subito sotto al rivale, mentre Leclerc ha tenuto il quarto posto.
Tra i due leader si scatena un gioco di nervi, e l’olandese dà l’impressione di essere superiore restando vicinissimo al rivale. In ogni giro è in grado di utilizzare il DRS, ma la velocità di punta della freccia nera rende difficile il suo assalto al comando delle operazioni. Le gomme Soft iniziano ad abbandonare Sainz che è costretto a cedere il passo anche all’altra McLaren di Norris, perdendo la settima posizione.
Lo spagnolo non molla e si riprende il posto sul britannico sfruttando una buona velocità della rossa. Il motivo dell’improvviso calo di ritmo di Carlos è anche dovuto all’indicazione di cedere la posizione a Lando per quanto accaduto nel primo giro: il ferrarista aveva infatti passato la McLaren oltrepassando i limiti della pista, e la direzione gara ha chiesto al #55 di cedere la sua piazza.
Pessima la prova di Bottas che non riesce a recuperare terreno. Il finlandese è scattato nono per la sostituzione del motore endotermico, e nei primi passaggi è stato anche passato da Gasly. Dopo soli dieci giri Verstappen si ferma per tentare l’undercut, montando la mescola Dura. La stessa scelta viene fatta da Norris, mentre Hamilton comunica al box che le gomme sono ancora perfette.
L’olandese rientra in pista dietro Ricciardo, il quale non può nulla per contenere la furia del leader del mondiale. La sarabanda delle soste prosegue con il rientro di Ricciardo e Sainz: lo spagnolo mantiene la posizione su Norris, bloccato nel suo giro out da Sebastian Vettel. Perez opta per una tattica differente andando su mescola Media, mentre Leclerc si allinea a coloro che scelgono la Dura. Il monegasco non ha problemi a mantenere un buon vantaggio su Ricciardo.
Strana la tattica di Hamilton, che invece di allungare lo stint si ferma al tredicesimo passaggio, perdendo ovviamente la posizione su Verstappen. Il primo ritiro è quello di Pierre Gasly, fermato da un problema alla sospensione sulla sua AlphaTauri. L’ultimo a fermarsi è Bottas che perde molto terreno, una giornata difficile per gli strateghi del team di Brackley. Nel frattempo, si assiste ad una splendida lotta tra Alonso e Raikkonen per l’ultima posizione in zona punti, con il finlandese che arpiona la top ten.
Lo spagnolo si rende protagonista di un bel sorpasso su Giovinazzi, forzandolo anche fuori pista. Per evitare una penalità, Fernando cede il passo al pugliese, sfogando la sua rabbia nel team radio. La sfida si conclude con il #14 che riesce a salire undicesimo, con dei team radio nuovamente brutali rifilati dal box Alfa Romeo Racing ad Antonio.
Con la gomma bianca, sia Hamilton che Leclerc riescono a trovare un gran ritmo, recuperando rispettivamente sulle due Red Bull. Lewis scende sotto i tre secondi di ritardo da Verstappen, mentre Charles limita il ritardo da Perez. Intuendo il momento più complesso, Max viene richiamato al box a metà gara, montando un nuovo set di Dure. Stessa tattica adottata da Sainz, ma come in Turchia un pit lentissimo lo rallenta. Perez effettua il secondo cambio gomme e Leclerc sale momentaneamente in zona podio. Le McLaren si fermano in contemporanea, con Norris che perde qualche secondo per un’incertezza dei meccanici.
Il monegasco si ferma poco dopo, perdendo totalmente il contatto dal messicano che intanto effettua il pit stop. Al trentottesimo passaggio Lewis si ferma, montando una bianca fresca per lanciarsi all’assalto del rivale con una gomma molto più fresca. Il campione del mondo si prende il giro più veloce, mentre per il quinto posto si accende una bella sfida tra Ricciardo e Sainz. L’australiano si difende con una sportellata molto aggressiva e Carlitos non la prende benissimo, ma la F1 è questa.
Verstappen resiste nel finale agli assalti di Hamilton
Il GP di F1 di Austin ha un finale piuttosto teso: Max tiene duro, mentre Sainz viene attaccato duramente da Bottas. Raikkonen butta via la zona punti, con Vettel che ringrazia un testacoda di Iceman. Super Max resiste e si prende il GP degli Stati Uniti, allungando in classifica.
LEGGI ANCHE >>> Leclerc raggiante per la sua Ferrari: è tutto inaspettato
Per le frecce nere la sconfitta è pesante, su una pista dove solo la Ferrari con Kimi Raikkonen era riuscita a spezzare l’egemonia anglo-tedesca nel 2018. Il sogno dell’olandese ora appare più vicino, ma ancora ci sono cinque gare tutte da vivere. Prossimo appuntamento in Messico tra due settimane.