Cosa ha vinto Antonio Cassano? Ecco tutti i trofei del talento di Bari

Quanto ha vinto Antonio Cassano? Se lo domandano in tanti, viste le polemiche dell’ex attaccante barese, con i calciatori della Nazionale.

Antonio Cassano (Fonte foto: web)

Si è ritirato nel 2017, eppure si parla sempre di lui. Antonio Cassano, non ce la fa a restare lontano dai riflettori per troppo tempo e pur non volendo, riesce ancora a dividere il web, come quando indossava gli scarpini.

Polemiche con Jorginho con tanto di risposta del procuratore, messe da parte. Ora a quanto pare, tocca al povero Ciro Immobile, già nell’occhio del ciclone. Certo, oggi è praticamente un opinionista libero di dire la sua, ma in carriera ha realmente vinto tanto, lo stesso Cassano?

Quanto e cosa ha vinto Cassano

Se ieri sotto i riflettori c’era proprio Immobile, oggi, dopo tante esternazioni sui calciatori della Nazionale, il web si chiede cos’abbia vinto Antonio Cassano. Classe 1982, l’esordio giovanissimo con la maglia del Bari ed un memorabile primo gol in Serie A contro l’Inter. Cassano è arrivato persino ad indossare una delle maglie più sognate da chi vuol fare il calciatore: quella del Real Madrid.

Ma l’attaccante pugliese, ha vinto solo quattro trofei e quattro premi individuali. Per l’esattezza: 1 scudetto, 1 Liga, 2 Supercoppe italiane, seguiti da 2 Miglior giovane e 2 Oscar del Calcio AIC. Tutto qui. Mentre in Nazionale, ha militato dal 2003 al 2014, segnando soltanto 10 gol in 39 gare. Davvero poco, conoscendone le potenzialità che lui stesso, ancora oggi rivendica.

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Come mai allora ha vinto così poco? Probabilmente (e lui ammette anche questo), perché alle giocate del campo, troppe volte sono seguite le famose Cassanate. Un carattere che è sfociato nella troppa esuberanza ed i grandi club, hanno iniziato a decidere di farne a meno, troppo in fretta. In due anni a Madrid, collezionò soltanto 19 gare di campionato e 2 gol, vincendo l’unico scudetto poi al Milan, quando il treno migliore era già passato e concedendosi tra le big, una piccola parentesi anche all’Inter. Ma anche lì, dopo 28 presenze e 7 gol, arrivò la cessione. Cassano certamente avrebbe potuto fare di più, ma ciò che è certo è che ora è tardi per tornare indietro.

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