F1, chi è più forte tra Raikkonen ed Alonso? La statistica non mente

Kimi Raikkonen e Fernando Alonso hanno fatto la storia della F1 moderna. I due piloti hanno un incredibile dato che li accomuna.

F1 Kimi Raikkonen e Fernando Alonso (GettyImages)
F1 Kimi Raikkonen e Fernando Alonso (GettyImages)

La carriera di Kimi Raikkonen in F1 è giunta al termine: il finlandese, con il Gran Premio di Abu Dhabi, ha definitivamente concluso la sua avventura nel Circus, dove il punto più alto resta il fantastico titolo mondiale vinto con la Ferrari nel 2007. Il nativo di Espoo è riuscito in un’impresa epica quell’anno, battendo le McLaren di Lewis Hamilton e Fernando Alonso dopo una rimonta inaspettata, portando a casa l’iride il 21 ottobre nel Gran Premio del Brasile.

Dopo quella giornata, non sono arrivate le conferme in cui speravano i tifosi, con il primo matrimonio con il Cavallino che si è chiuso due anni dopo. Il Raikkonen tornato nel Circus dopo i due anni trascorsi nel mondiale rally aveva perso qualcosa rispetto a quello che conoscevamo, ma i lampi di classe non sono mancati. Le due vittorie con la Lotus, l’ultima in carriera con la Ferrari ad Austin nel 2018 e le pole di Monaco e Monza restano nella memoria di tutti gli appassionati.

Perso Iceman, alla F1 son rimasti soltanto tre “senatori” della vecchia generazione. Tra di loro c’è Lewis Hamilton, il cui futuro è ancora un’incognita dopo la sconfitta patita ad Abu Dhabi per mano di Max Verstappen. C’è Sebastian Vettel, per cui i bei tempi sembrano ormai un ricordo, immerso nella crisi tecnica dell’Aston Martin. Per ultimo nell’elenco, ma non certo per importanza, troviamo Fernando Alonso, tornato nel Circus dopo due anni di stop al volante dell’Alpine, con la stessa voglia di lottare che aveva agli esordi.

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F1, stessa percentuale di podi tra Raikkonen ed Alonso

Kimi Raikkonen e Fernando Alonso hanno segnato un’epoca in F1. I due si sono sfidati duramente nel 2005, quando lo spagnolo portò al mondiale la Renault battendo Iceman, rallentato dai problemi del motore Mercedes che equipaggiva la sua McLaren. Due anni dopo, come detto, è arrivata la vendetta, prima che nel 2014 si ritrovassero compagni di squadra in Ferrari per un solo anno.

Un dato curioso accomuna i due piloti: Kimi ha partecipato a 352 gare (con 349 partenze), conquistando 103 podi. Questo significa che ha una percentuale del 29,43 % relativamente al finale nei primi tre posti. Fernando ha preso parte a 336 gare (con 333 partenze), totalizzando 98 podi ed una percentuale del 29,34%.

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Dunque, la statistica per i due fenomeni della F1 moderna è quasi identica, ma la differenza è che quella dello spagnolo potrà migliorare o peggiorare, a differenza di quella del finlandese che si è ormai ritirato. Per pensare di scavalcare l’ex rivale, Nando dovrà sperare in un’Alpine competitiva. L’ultimo arrivo a podio del nordico risale al Gran Premio del Brasile del 2018, quando chiuse terzo. Stessa posizione di arrivo per l’iberico nel finale della passata stagione, precisamente in Qatar. I prossimi mesi daranno ulteriori dettagli su questa particolare sfida.

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