Binotto vuota il sacco sulla Ferrari: è un vero disastro

Terzo posto dei Costruttori quasi ufficiale, eppure le Ferrari non hanno mai realmente combattuto nel 2021 per la vittoria del Mondiale.

Ferrari (GettyImages)
Ferrari (Getty Images)

Un 2021 da mettere da parte ed iniziare subito con convinzione la nuova stagione. Che le Ferrari non avessero fatto balzare dalla sedia i propri tifosi durante la stagione che volge al termine, lo si sapeva già, ma a ribadirlo, è stato anche lo stesso Mattia Binotto.

In un’intervista al Corriere dello Sport, il team manager della Rossa, ha proprio confessato: “Sarò onesto: non ne possiamo più. Non vediamo l’ora che finisca questa stagione. Una vettura mai realmente sviluppata e tanto lavoro, anche propedeutico al 2022, praticamente la Ferrari ha ‘saltato’ un Mondiale, dirigendo tutto all’anno successivo.

Ferrari “salva”, grazie ai piloti

Sono quattro i podi realizzati dalle auto col cavallino, soprattutto 297.5 punti che vogliono dire terzo posto, per la classifica Costruttori. Ma certamente tanti meriti vanno ai due piloti, Carlos Sainz, uno dei più affidabili della stagione e Charles Leclerc. Lo stesso ingegnere ha infatti ribadito che se la scuderia ha raggiunto ottimi risultati quest’anno, è solo grazie ad un gran lavoro di tutta la squadra ed all’affidabilità dei due ragazzi.

Piloti però, a cui necessariamente ora, deve venir consegnata una monoposto di tutto rispetto, altrimenti la Rossa, rischia di doversi mettere anzitempo alle spalle, l’ennesima stagione. Ma sarà sicuramente così, perché persino le ultime Power Unit montate, sono già dei test per quel che sarà nel 2022. La Ferrari del 2021, è stata modificata pochissimo, proprio perché ingegneri e meccanici, erano già al lavoro per il futuro, come ancora Binotto spiega: “Non abbiamo mai veramente sviluppato l’auto attuale. Abbiamo introdotto un paio di novità a inizio stagione e basta. Diciamo che a un certo punto non ci è mai nemmeno venuto in mente di provare a penalizzare il 2022, a beneficio del 2021“. 

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Ma in cuor suo, il ferrarista sa che ogni campionato è fatto per ottenere risultati migliori dell’avversario e confessa: “Se guardo dove eravamo l’anno scorso, sesti, con pochi punti in campionato, penso che abbiamo sfruttato al meglio quello che potevamo fare con il regolamento attuale e anche con la maggior parte della vettura che ha avuto opportunità di sviluppo molto limitate”, ammettendo che il terzo posto finale è comunque un gran risultato.

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