Ferrari, rivoluzione nel 2022: ecco perché la macchina sarà competitiva

La Ferrari è in grande attesa per il prossimo mondiale. La nuova vettura dovrà segnare il riscatto del Cavallino dopo anni bui.

Ferrari (GettyImages)
Ferrari (GettyImages)

Il 2021 volge al termine, ed il mondo della F1 è in fervida attesa per l’inizio della nuova era. Le prossime monoposto segneranno uno stacco netto con il passato, visto l’arrivo dei regolamenti che riporteranno a galla l’effetto suolo e l’introduzione degli pneumatici con cerchioni da 18 pollici. La squadra che attendeva più di tutte i cambiamenti era la Ferrari, che dopo anni di delusioni vuole il suo riscatto.

La tragedia sportiva del 2020 è un boccone amaro da mandare giù, ma il 13 settembre di quell’anno, in occasione del GP numero mille del Cavallino al Mugello, il presidente John Elkann dichiarò: “Nel 2022 apriremo un ciclo, stiamo lavorando tantissimo sul nuovo progetto e presto avremo il nostro riscatto“. Parole simili sono forti e danno speranza, ma devono poi essere messe in pratica sulle piste.

La Ferrari ha, troppe volte, fatto proclami, senza poi rispettare le aspettative. Nel giovedì del GP d’Australia del 2019, Mattia Binotto, alla prima gara da team principal, disse più o meno le stesse cose, per poi prendere un minuto dalle Mercedes in gara concludendo alle spalle anche della Red Bull di Max Verstappen.

Binotto, negli ultimi giorni, sembra aver già messo le mani avanti, dichiarando apertamente: “Non so dove siano gli altri, noi ci concentriamo su noi stessi e poi tireremo le somme dopo qualche gara. Non posso sentirmi totalmente all’altezza di Mercedes e Red Bull, perché abbiamo visto quanto siano forti e completi in questi ultimi anni“. Pre-tattica ho prime ammissioni di inferiorità? Non lo scopriremo prima del Gran Premio del Bahrain, ma i tifosi iniziano a temere il peggio.

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Ferrari, ci si attende una monoposto rivoluzionaria

Quel che è vero è che la Ferrari sta lavorando a questo progetto da molti anni, ed i tifosi sognano uno scenario simile a quello che vide prevalere la Brawn GP nel 2009. In quell’occasione, un team che faceva da comparsa negli anni precedenti dominò la stagione, ed è un qualcosa che tutti in Italia si augurano.

In un’intervista riportata da “Motorsport.com“, Mattia Binotto ha sottolineato i punti chiave su cui il Cavallino sta lavorando per la vettura 2022: “Il nostro lavoro è iniziato più di un anno fa su diversi fronti, e siamo intervenuti in quegli aspetti dove ci sentivamo inferiori ai nostri competitor. Dobbiamo tornare ad essere vincenti, per provare a puntare in alto“.

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Il digiuno della Ferrari dura ormai da oltre 13 anni, un’eternità: “Nel nostro progetto 2022 ci sono molte novità, ma ci vedo anche innovazione. Sia dal punto di vista telaistico che da quello della power unit. Ci siamo sforzati moltissimo a livello di progettazione, e vedo una squadra coesa e che sta bene insieme. Stiamo raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissati, anche se non posso dire se saremo da titolo o meno. La pista fornirà i riscontri, ma dal canto nostro siamo molto soddisfatti di quanto fatto sino ad oggi“.

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