Lewis Hamilton distrutto dall’ex pilota: parole pesantissime

Lewis Hamilton non sta vivendo l’inizio di stagione sperato e quando le cose non vanno bene tornano di moda delle critiche poco logiche.

La Mercedes in questa stagione non sta riuscendo a realizzare le imprese che l’hanno resa negli ultimi anni la monoposto in assoluto più forte di tutto il panorama motoristico in F1 ed è per questo motivo che le critiche stanno piovendo da tutte le parti, un po’ nei confronti della Scuderie tedesca e un po’ in quelli del 7 volte campione del mondo Lewis Hamilton che di recente si è trovato a dover respingere le accuse di un suo ex collega.

Lewis Hamilton Mercedes (Ansa Foto)
Lewis Hamilton Mercedes (Ansa Foto)

Nella vita ci sono poche certezze: la morte, il Natale il 25 dicembre e le critiche nei confronti di Lewis Hamilton che ha ottenuto i suoi successi unicamente grazie alla macchina migliore.

È un ritornello che lo accompagnerà fino al termine della propria carriera e ci sarà ben poco da fare, salvo poi rimpiangerlo non appena avrà terminato di regalare spettacolo in pista, perché alla fine si sa che il tifoso medio, di qualsiasi tipo di sport, ama il passato ma poco il presente cercando sempre limiti su limiti.

Lewis Hamilton è il pilota che assieme a Michael Schumacher detiene il record di Mondiali vinti, ben 7, e possiamo dire con assoluta certezza un fatto tanto scontato, ma che a quanto pare nessuno riesce mai a ricordarsi: nessun pilota nella storia è mai stato in grado di vincere con una macchina scadente.

Questa frase sta già mandando su tutte le furie i detrattori del britannico, che tendenzialmente sono gli stessi che accusavano Vettel di aver perso il Mondiale con la Ferrari nel 2018 avendo la monoposto migliore, dunque teoricamente Hamilton avrebbe vinto con largo margine con una vettura inferiore, ma non addentriamoci in inutili polemiche che lasciano il tempo che trovano.

Il fatto però è che se queste frasi derivano dalle chiacchiere da bar di qualche signore su di età che ricorda non nostalgia i tempi della sua giovinezza e che deve denigrare il presente, ci può anche stare, non stiamo parlando di persone competenti e che non hanno nemmeno la pretesa di esserlo, escluso qualche caso, ma il problema sorge quando ex piloti iniziano a parlare a sproposito.

Mars Surer è stato un pilota che non ha lasciato traccia del proprio passaggio in F1 guidando negli anni ’80 e ottenendo il 13esimo posto come massimo traguardo in carriera, diciamo dunque uno che non avrebbe le carte in regola per poter trovare il pelo nell’uovo a un sette volte campione del mondo, ma siccome siamo in democrazia tutti hanno diritto di parola.

Ha guidato solo macchine perfette negli ultimi anni, è viziato. Russell invece ha dovuto dare vita alla Williams in pista, che non era affatto perfetta, e a volte ha fatto miracoli con essa. George è abituato a guidare veloce con una macchina scadente, mentre Lewis non è più abituato a questo”.

Se si fosse limitato a rilasciare solo la seconda parte della dichiarazione, ai microfoni di Formel1.de, allora l’analisi non sarebbe stata nemmeno del tutto sbagliata e anche condivisibile, ma perché Hamilton dovrebbe essere un viziato?

Surer spara contro Hamilton, ma è la storia a metterlo a tacere

Marc Surer, come gran parte dei piloti che non hanno tirato assieme né coppe né bastoni, hanno il dente avvelenato con coloro che hanno vinto e hanno fatto la storia, in particolar modo con quelli delle generazioni successive, perché il ritornello del “Ai nostri tempi era più difficile” è sempre di moda.

L’accusa che si fa ad Hamilton riguarda il fatto che ha sempre vinto con la macchina migliore, cosa che non è del tutto vera, basti pensare alla stagione 2008 dove indubbiamente la sua McLaren non era al livello di una Ferrari che ha dilapidato il vantaggio causa il calo di Raikkonen e il passaggio a Massa come prima guida.

Non è vero inoltre che alla Mercedes fosse favorito, in particolar modo con Rosberg perché basta riguardare la stagione 2014 per rendersi conto come a inizio anno fossero moltissimi i problemi meccanici del britannico rispetto al tedesco cercando di puntare così all’accoppiata Scuderia e guida teutonica.

Inoltre vogliamo parlare del 2021? Chi dice che la Mercedes fosse la monoposto migliore ha acceso il televisore dal GP del Brasile, momento in cui i tedeschi hanno cambiato la Power Unit, subendo una penalità in Sudamerica perché non hanno rispettato il regolamento, e allora a quel punto sì che la Freccia d’argento era superiore alla Red Bull, ma quattro gare non sono le 18 nelle quali la Red Bull ha dimostrato la propria superiorità.

Questa critica è sempre stata rivolta a tutti i grandi piloti, con i mediocri che hanno sempre alzato queste polemiche cariche di invidia e di scarsa autocritica, perché se davvero fosse vero che le monoposto guidate da Lewis avrebbero fatto vincere chiunque, allora perché la Mercedes avrebbe dovuto mettere sotto contratto il pilota più costoso del pianeta?

I casi sono due: o a Stoccarda sono dei grandi benefattori che regalano soldi a destra e a manca, oppure per far rendere al meglio una monoposto serve anche un pilota che sappia portarla al massimo livello, e il mio modesto avviso pende molto di più verso la seconda opzione, ma forse Surer può continuare a credere che se fosse nato vent’anni dopo sarebbe stato un 7 volte iridato.

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