Verstappen umiliato: ecco cosa pensa di lui il figlio dell’ex campione

L’ex pilota, Mathias Lauda, parla del GP di Arabia Saudita e soprattutto delle scorrettezze tra Verstappen ed Hamilton.

Verstappen e Hamilton (GettyImages)
Verstappen e Hamilton (Getty Images)

Il figlio maggiore dell’indimenticabile Niki Lauda, Mathias, è ex pilota del DTM ed esperto commentatore tecnico di ServusTV, televisione austriaca edita da Red Bull Media House. Proprio la Red Bull, è la casa che comanda anche il team di provenienza di Max Verstappen, che sta contendendo punto a punto il titolo, a Lewis Hamilton. Solo una volta nella storia, due piloti sono andati sul finale punto a punto, ed ecco come andò.

E Mathias Lauda vorrebbe proprio dare qualche consiglio al campione olandese, di sedici anni più giovane di lui. Il figlio d’arte, proprio come Verstappen, commenta quanto successo in Arabia Saudita.

Cosa ne pensa Lauda jr. di Hamilton-Verstappen

Ben tre partenze. Bandiere rosse in giro per la pista e tanti contatti, insomma, chi voleva emozioni forti non si è potuto non godere la lunga corsa durata più di due ore, che alla fine ha portato appunto Hamilton, a pareggiare i punti di Verstappen. Se si leggesse la classifica Piloti di fatto, si andrebbero a trovare i due campioni in testa, a quota 369.5.

L’austriaco ha ammesso che la Gara è stata fantastica, come stare al cinema, ma poi ha qualcosa da ridire sulla punizione comminata a Verstappen: “Penso che avremmo potuto risparmiarci la punizione. Sapeva benissimo che sarebbe rimasto secondo (Verstappen). E si vede che al Mondiale non vogliono interferire”. Poi, lancia il suo punto di vista tecnico sul contatto, e qui ammette che l’olandese ha maggiori colpe: “Ok, non credo che quello che ha fatto Max sia corretto. Non c’è la fase di frenata lì, non va bene. Hamilton avrebbe potuto partire prima. Ma era insicuro, non sapeva cosa stesse facendo Verstappen”.

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Ma chiunque ha imparato che il classe ’97 olandese, è un pilota che punta sull’aggressività. Non vorrà di certo far male ai colleghi, ma non tira indietro la sua Red Bull, quando è il momento di affondare. E sulla strategia di Hamilton, dopo la seconda safety car? Ancora l’ex pilota austriaco: “Non puoi farlo con la safety car, andando a zonzo. Ma è stato un inizio normale, quindi può farlo, non capisco Max. Guarda troppo Hamilton nello specchietto retrovisore, non dovrebbe. Questo ti rende nervoso”.

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