Hakkinen e quel paragone scomodo tra Schumacher e Verstappen

Chissà se riuscirà a vincere il suo primo Mondiale, ma Max Verstappen, fa parlare sicuramente tanto di sé: ecco che ha detto l’ex pilota.

Mika Hakkinen ha paragonato Verstappen a Michael Schumacher (GettyImages)
Mika Hakkinen e Michael Schumacher (GettyImages)

Al momento le McLaren, cercano la loro collocazione nella nuova era di F1. Ma quando c’era lui le cose erano chiare: solo loro potevano preoccupare le Ferrari, per una vittoria al Mondiale. Ed infatti di sfide tra Michael Schumacher e Mika Hakkinen ce ne sono state ed alcune sono tutt’ora davanti ai nostri occhi.

Proprio il finlandese, sul tetto del mondo nel 1998 e nel 1999, ha parlato dei piloti moderni, trovando per Max Verstappen, dei paragoni davvero lusinghieri. Ma attenzione, ecco cosa intende il finlandese e che consigli dà al giovane figlio di un altro ex: Joel Verstappen, che si è pronunciato sul Mondiale 2021.

È giusto il paragone con Max Verstappen?

Hakkinen trova un paragone tra Max Verstappen e due mostri sacri dello sport in generale, oltre che della Formula1: Ayrton Senna e Michael Schumacher. Ma perché, se il classe ’97 che certamente sarà molto bravo, non ha ancora vinto nemmeno un Mondiale? Quello che è successo alla curva 4 – spiega Hakkinen rispetto all’ultima Gara – è stato un esempio di quanto Max sia pronto a spingere. Tenere il volante aperto è un modo semplice per intimidire un rivale, ma può anche portare a una collisione. In tal caso, non si sa mai cosa potrebbe accadere. Non sono sicuro che intimidire Lewis funzionerà. Gli piacciono le sfide. Gli dà maggiore concentrazione! Ero compagno di squadra di Ayrton Senna e rivale di Michael Schumacher, due piloti che a volte usavano tattiche molto aggressive“. 

Ed effettivamente, non sembrerebbe che il finlandese fosse mai stato il maggior fan per usare un eufemismo, delle manovre per così dire, aggressive. Infatti proprio lui ricorda: C’è una famosa fotografia di me che parlo con Michael dopo il Gran Premio del Belgio a Spa nel 2000, spiegandogli perché ero scontento di alcune delle sue tattiche. Amo le gare dure, ma le gare devono avvenire in pista. Personalmente sono stato felice di vedere che la Race Control ha permesso sia a Max che a Lewis di continuare”.

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Come un altro pilota della sua generazione però, anche Hakkinen pensa che tutte le avversità, hanno soltanto reso Lewis Hamilton ora più pericoloso. Infatti l’inglese si sarebbe fatto solo motivare dalle ultime Gare. A pensarla così, è Felipe Massa, che percepisce per Max Verstappen ora un gran pericolo. Da ricordare, che i due piloti distano ora 14 punti in favore dell’olandese e che i GP mancanti alla fine sono tre. Il tempo per Hamilton stringe.

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