Alex Marquez si aggrappa al fratello: sentite cosa dice di Marc

Il fratello minore di Marc Marquez ha iniziato la stagione con soli 13 punti conquistati in cinque gare. Alex Marquez ha fatto trapelare un aspetto importante sui problemi della Honda.

Alex Marquez gareggia nella squadra satellite della Honda di Lucio Cecchinello, al fianco del giapponese Takaaki Nakagami. Il fratello minore di Marc è al suo terzo anno in MotoGP e sin qui i risultati sono stati pessimi. Nelle classi minori lo spagnolo aveva mostrato un discreto talento, laureandosi campione del mondo della Moto3 nel 2014 e della Moto2 nel 2019.

Alex Marquez - Marc Marquez (Ansa Foto)
Alex Marquez – Marc Marquez (Ansa Foto)

Dopo aver vinto il titolo nella classe di mezzo, il giovane è sbarcato in MotoGP dalla porta principale, affiancando nel 2020 suo fratello maggiore nel team HRC. L’otto volte campione del mondo ha iniziato il suo periodo nero proprio in quella stagione con l’infortunio alla spalla destra a Jerez de la Frontera, che ha compromesso l’intera annata. Gli unici risultati degni di nota di Alex arrivarono in Francia e Aragona, con due secondi posti consecutivi. Chiuse la stagione al quattordicesimo posto con 74 punti.

Nel 2021 passò al team satellite di Lucio Cecchinello. Per Alex si è trattato di un’altra annata nera con un sedicesimo posto finale in classifica piloti con soli 70 punti. Il suo miglior risultato fu un quarto posto nel Gran Premio dell’Algarve. Nel 2022 la Honda ha rivoltato sul piano tecnico il precedente mezzo, presentando una moto rinnovata in molti aspetti. Le soluzioni non stanno dando i frutti sperati, dato che la Honda è scivolata all’ultimo posto della graduatoria dei team.

La nuova RC213V 2022 non si è rivelata la moto “guidabile”, adatta a tutti i centauri della casa nipponica. Il terzo posto in Qatar di Pol Espargaró aveva dato false speranze ai tecnici della Honda. Nelle successive tappe sono iniziati i problemi e neanche Marc Marquez è riuscito a salire su un podio, fin qui, nel campionato 2022.

Alex Marquez e il rapporto con Marc

Il fratello minore di Marc è l’ultimo in classifica dei piloti della casa giapponese, occupando la diciassettesima posizione nella graduatoria generale. Il suo compagno di team, Takaaki Nakagami, è quindicesimo, mentre Pol Espargaró è dodicesimo. Il miglior rider della casa dell’ala dorata rimane sempre Marc, nonostante i 44 punti conquistati. Le due gare saltate a causa del riacutizzarsi dei problemi di diplopia pesano come un macigno, avendo accumulato un distacco di 45 punti dal campione del mondo Fabio Quartararo.

Marc risulta essenziale anche per quanto concerne gli sviluppi della moto. La prolungata assenza negli ultimi anni a causa dei problemi di salute ha creato diversi grattacapi alla Honda. Alex ha racimolato soli 16 punti in sei gare e la sua posizione inizia a scricchiolare. “Ho avuto un inizio di stagione difficile. Speravamo di stare meglio – ha dichiarato Alex Marquez in un’intervista allo sponsor Estrella Galicia – abbiamo ancora grossi problemi con l’anteriore. Non è così male come l’anno scorso, ma ancora non capiamo la situazione“.

Da pilota, se non hai il feeling con la ruota anteriore, non puoi andare forte. Se risolviamo questo problema, allora la Honda ha un grande potenziale perchĂ© è molto forte in termini di grip della gomma posteriore e molte altre aree. Marc non ha avuto un inizio di stagione facile, soprattutto l’infortunio di Mandalika gli ha reso le cose difficili. Ma si è ripreso bene e ha ritrovato il feeling con la ruota anteriore. Può gareggiare e attaccare come è abituato di nuovo. Questo è anche un vantaggio per noi poichĂ© sta giĂ  testando alcune nuove parti“, ha aggiunto Alex.

I due fratelli di Cervera hanno un bellissimo rapporto. “Quando siamo in pista, ci si concentra sul proprio lavoro, ma poi a casa discutiamo di molte cose e ci scambiamo idee. Da quando corro nella classe MotoGP, tutti hanno testato molte parti individualmente. Alberto Puig veniva spesso da me e diceva che Marc ha dato esattamente lo stesso feedback sulla nuova parte che ho dato io. Anche se abbiamo stili di guida diversi, i nostri commenti sono spesso molto simili. A questo punto cerchiamo di aiutarci a vicenda per sentirci piĂą a nostro agio sulla moto“, ha concluso Alex Marquez.

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