La Honda cerca l’erede di Marc Marquez: ecco chi può sostituirlo

Il team giapponese deve iniziare a guardarsi intorno per il futuro, sperando nel recupero di Marc Marquez. Rispetto a Ducati, KTM e Yamaha, la Honda è già indietro.

Marc Marquez (Getty Images)
Marc Marquez (Getty Images)

L’infortunio a Marc Marquez è stato un duro colpo per il costruttore giapponese in questa fase di rinascita del talentuoso campione catalano. La Honda aveva ripreso ad andare forte, seguendo i suggerimenti tecnici del Cabroncito ed era tornata a lottare, stabilmente, per podi e vittorie. La notizia della commozione celebrare in un test sulla moto da cross aveva fatto drizzare i capelli a diversi piloti della MotoGP che avevano sospettato che il crash fosse più grave del previsto.

In seguito a degli accertamenti è emerso il medesimo problema di dieci anni fa, quando a seguito del botto in Malesia, Marquez soffrì di visione doppia. Lo spagnolo è risprofondato in un incubo dopo il complicato recupero alla spalla destra, infortunatasi nel 2020 a Jerez. Le due vittorie consecutive a Austin e Misano aveva dato il via ad una ripresa del Cabroncito che sembrava completa. Era arrivata in Texas una vittoria su un circuito di sinistra, nello stile dominante dello spagnolo, ma la grande notizia era giunta sul tracciato di Misano intitolato a Marco Simoncelli, quando Marquez aveva trionfato su un circuito di destra. Poggiando il peso dalla parte destra, solitamente, il catalano aveva sofferto a causa del trauma alla spalla. Il trionfo in Italia sembrava aver rimesso lo spagnolo in piena lotta per dei successi in questo finale di stagione.

Marc Marquez avrebbe svolto un ruolo fondamentale in chiave sviluppo della moto 2022. La Honda, come ammesso dagli altri piloti che corrono in sella alla moto giapponese, ha bisogno del supporto costante del campione del mondo, in termini di sviluppi. Marquez è diventato, a suon di titoli mondiali, il punto di riferimento della squadra HRC e il problema è che, principalmente, si è puntato tutto su di lui. Nei prossimi test in Spagna in vista del 2022, lo catalano sarà assente.

Senza Marc Marquez la Honda è in guai seri

Negli anni precedenti i team competitor hanno investito sul futuro. Ducati nel 2021 ha cambiato faccia e per confermarsi al vertice della classe regina, ha scommesso sul talento di Pecco Bagnaia. Il primo pilota della squadra ufficiale di Borgo Panigale avrebbe dovuto essere, in teoria, Jack Miller. L’australiano ha deluso le aspettative del costruttore italiano, ma Pecco ha rappresentato l’asso della manica vincente. Il torinese è stato in lizza per la corona iridata e con i suoi piazzamenti al vertice ha aiutato il team a riconfermarsi primo costruttore della classe regina. La squadra di Borgo Panigale può dormire sogni tranquilli anche in futuro, avendo nel proprio roster tanti talenti emergenti del motomondiale.

La Yamaha, vice campione del mondo 2021, può fare affidamento su una coppia che, sulla carta, potrebbe essere la più forte delle prossime stagioni. Fabio Quartararo, campione del mondo, e Franco Morbidelli sono due talenti cristallini. Il francese si è laureato per la prima volta in questa stagione campione del mondo, dimostrando una maturità e una costanza fuori dall’ordinario. Morbidelli, vice campione 2020 della MotoGP, è stato fermato dagli infortuni, ma ha la stoffa del campione e nel team ufficiale Yamaha potrà mettere in mostra il suo talento.

Persino il team KTM ha una squadra giovane con tanti piloti futuribili. In Moto2 presenta Remy Gardner, figlio d’arte del campione del mondo Wayne e anche Raul Fernandez. In Molto3, invece, lo spauracchio Pedro Acosta, campione del mondo 2021. Suzuki e Aprilia non sono da meno con squadre molto giovani. La Honda in questo complicato panorama deve, prima di tutto, sperare di recuperare al 100% un fenomeno come Marc Marquez in vista della prossima delicata stagione.

LEGGI ANCHE >>> Valentino Rossi: i tifosi chiedono un ultimo regalo, ma lui non lo accetterà

I successi della casa giapponese sono legati a filo doppio alla ripresa fisica dello spagnolo. In ottica futura, l’erede del campione di Cervera, potrebbe essere Dennis Foggia, attualmente impegnato in Moto3. Il romano è considerato l’astro nascente del motociclismo italiano. E’ chiamato nell’ambiente “The Rocket”, il missile, e il suo numero è il 7 come il giorno della sua nascita. In questa stagione ha sfiorato il titolo nella classe cadetta.

Impostazioni privacy