Come usare le note giocatore per degli MTT da vero professionista

Le note giocatore sono un utilissimo strumento che ci aiuta ad avere informazioni su un giocatore già incontrato in precedenza, quando però si tratta di un MTT, i vantaggi possono essere anche maggiori. MTT note online torneo

In generale il poker è un gioco ove di base vince chi riesce a ottenere e gestire meglio le informazioni. Non tutte le informazioni sono uguali. Non tutti i momenti sono quelli giusti per usare tali informazioni. Per questo motivo è fondamentale, specialmente nel poker online, gestire al meglio le informazioni e le note che memorizzeremo nel nostro client.

Quando giochiamo principalmente a cash game o, a maggior ragione, Sit and Go, per molto tempo agli stessi limiti, capiterà di frequente di notare certi giocatori e imparare a conoscerli, quasi come ci giocassimo dal vivo per molto tempo. Questo perchè, soprattutto sul .it, il bacino di utenza per certi limiti non è così enorme. Quando si parta di mtt il discorso però cambia. Qui sì che può capitare di incontrare magari un avversario dopo mesi o anni. A quel punto non si può pretendere di ricordarci a mente tutto e diventa fondamentale gestire accuratamente le nostre note, così da costruire nel tempo un database che per certi versi può rivelarsi una vera e propria arma segreta nel nostro arsenale.

Le note giocatore più utili in un MTT

Abbiamo visto come le note giocatore sono importantissime quando ci accingiamo a iniziare giocare un MTT. Sapere quali e come usarle però farà la differenza in termini di efficacia e profittabilità nel lungo periodo.

Vediamo quali sono le note più importanti da segnare e come usarle nel caso ne trovassimo qualcuna già appuntata in precedenza.

Note MTT: Preflop

Size del raise

Tantissimi giocatore hanno un gravissimo problema nel loro gioco e spesso non se ne accorgono davvero per molto tempo. Parliamo di colore che fanno raise di un certo importo quando hanno una mano forte e un importo differente quando hanno una mano marginale o debole o stanno provando a rubare il piatto o i bui.

Dovessimo riuscire a notare questa differenza nei nostri avversari, si tratterà di un’informazione preziosissima per decidere se ad esempio giocare una mano forte non premium come AJ, o se metterla sotto immediatamente. Questo vale anche per i vari mini raise che vediamo spesso. Per alcuni giocatori può rappresentare un invito neanche troppo velato al call, mentre per altri significa semplicemente che non intendono investire cifre maggiori in quella mano.

Se vediamo quindi che un giocatore prova a fare un mini raise e folda subito di fronte alla nostra 3-bet, prendiamo subito nota. Se fatto solo una volta conta poco ai nostri scopi e amen, ma se dovesse ripetersi di nuovo e di nuovo ancora, anche a bui più alti, potremmo provare ad effettuare nuovamente questa mossa, segnando magari con dei + accanto alla nota qualora dovesse ripetersi più spesso.

Maggiori saranno le volte che lo vedremo fare dei mini raise e passare dopo la 3-bet, maggiormente potrò allargare il mio range per rilanciare sui sui mini raise o fare re-steal da grande buio.

Posizione al tavolo

Circa le posizioni al tavolo dei nostri avversari, è una buona abitudine segnare delle note ogni qualvolta notiamo qualcosa di particolare o utile. È davvero un vantaggio enorme poter sapere in anticipo se ci troviamo di fronte a un player che rilancia più o meno spesso di posizione, quanto e se difende i bui, se coglie o meno le differenze tra una posizione al tavolo o un’altra e così via.

L’interpretazione poi di queste note è abbastanza semplice una volta raccolte in una certa quantità. Se ad esempio un giocatore apre pre flop per ben tre volte durante un giro di bottone, possiamo giocare contro di lui con mani più marginali in quanto è decisamente improbabile che gli capitino così spesso delle monster.

Nel caso, al contrario, lo vediamo aprire di media una volta ogni due giri di bottone, possiamo sapere con un buon margine di sicurezza che nasconda tra le carte personali una starting hand molto molto forte.

Le starting hand

Quando per qualsiasi motivo riusciamo a vedere con cosa ha aperto pre flop un avversario, è utile prenderne nota. Se vediamo qualcuno fare raise ad esempio con starting hand KQ o QJ da UTG, possiamo tranquillamente annotarci che apre con mani marginali e senza conoscere l’importanza della posizione al tavolo, e potremo sfruttare questa preziosa informazione per giocare contro di lui con un vantaggio ulteriore nelle mani o nelle partite successive nelle quali andremo a scontrarci.

Le note riguardanti le azioni e i pattern di gioco per gli MTT

Oltre alle note sugli aspetti basilari dei nostri avversari, possiamo annotare anche altre informazioni preziosissime che possono darci il turbo in alcune fasi delicate e cruciali di un MTT.

Comportamento dei limper dopo un raise

Nel caso opto per un raise contro uno o più giocatori che che hanno agito prima di me facendo un limp, prendo sempre una nota su di loro per sapere quanto spesso si arrendono in queste circostanze. Per semplificare e velocizzare le cose può essere utile in questi casi usare dei segni come ad esempio:

  • L/C (limp seguito da un Call sul raise)
  • L/F (limp seguito da un Fold sul raise)
  • L/R (limp seguito da una 3-bet sul raise)

Anche qui ogni volta che notiamo il ripetersi dell’azione, aggiungiamo sempre un + in modo da tener presente se lo fa spesso o in determinate situazioni. Segneremo quindi ad esempio “L/C ++” oppure “L/C +2″, “L/C +3” e così via. Maggiori saranno i +, maggiore sarà accurata naturalmente la nostra lettura della situazione.

Annotare questo è realmente molto utile in quanto, soprattutto nella modalità di gioco MTT, la quasi totalità dei player che fa limp e re raise mostra poi una mano estremamente forte. Poter contare su di una nota giocatore di questo tipo potrebbe realmente salvarci dal cedere una bella fetta del nostro stack al nostro avversario o addirittura salvarci il torneo.

Se qualcuno fa limp e folda spesso, andremo invece a comportarci di conseguenza. 3-betteremo spesso facendogli lasciare le chip nel piatto. La chicca poi è non farlo subito appena ce ne accorgiamo, ma lasciarlo fare fino a i livelli non aumentano. A quel punto ogni volta che andremo a isolare il gioco pre flop .

In fase di Blind Steal avere delle informazioni di questo tipo è davvero di fondamentale importanza. Una sola informazione al momento giusto può realmente svoltarci il torneo. Ricordiamoci ogni qualvolta abbiamo l’occasione di annotare qualcosa circa un avversario.

Azioni dei raiser dopo un raise

Anche in questo caso andremo a usare grosso modo la stessa tecnica che abbiamo visto per gli avversari che fanno limp. Possiamo quindi usare un’annotazione del tipo:

  • R/C (Raise seguito da un Call sulla 3bet)
  • R/F (Raise seguito da un Fold sulla 3bet)
  • R/R (Raise seguito da un Raise sulla 3bet)

Anche qua utilizzare queste informazioni può darci un prezioso vantaggio. Se abbiamo un avversario che molto spesso fa raise seguito da un fold sulla 3bet, possiamo provare a reaisare la nostra mano se abbiamo il sospetto che stia cercando di rubare.

Se siamo contro un giocatore che raisa/reraisa con una certa frequenza, non andremo praticamente mai a 3bettarlo se non con starting hand premium e con le quali siamo disposti, a seconda del punto del torneo, a mettere i resti pre flop se ce n’è occasione.

Poter contare su informazioni di questo tipo può realmente rivelarsi di vitale importanza, soprattutto quando abbiamo delle monster hand e magari uno stack che non permette grossi errori. Per fare un esempio, ipotizziamo di ricevere un bellissimo AA e il gioco viene aperto pre flop da un avversario che raise/folda con una certa frequenza.

Sulla base di questa informazione possiamo limitarci a fare solo call per non spingerlo fuori dalla mano troppo presto. Qualora invece ci trovassimo contro un avversario che raise/re-raisa molto, possiamo provare con molta più scioltezza a 3bettare AA in quanto possiamo contare con buone probabilità su un suo raise ulteriore o di andare all in già a quel punto della mano.

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Note MTT: Dopo il flop

Bet al flop

Un altro momento cruciale ove le informazioni sugli avversari pesano tantissimo riguarda la frequenza e di conseguenza i range di continuation bet. Alcuni giocatori utilizzano la stessa size sia che chiudano qualche punto e o il flop li aiuta in qualche modo, sia che non si veda nulla di buono all’orizzonte. Altri invece variano le size in modo più o meno ragionato.

Un esempio di annotazione che riguarda le continuation bet dei nostri avversari durante gli MTT può essere:

  • C-bet 1/2 pot se … …
  • C-bet Pot se … …
  • Check/raisa 
  • C-bet solo se lega qualcosa

Se troviamo il player che fa spesso check per poi passare dopo una puntata è il nostro avversario preferito. Naturalmente però questa cosa si verifica meno spesso man mano che si va avanti nel torneo e i livelli aumentano. Il motivo è semplicemente che un gioco di quel tipo è enormemente in perdita e facilmente chi gioca in quel modo non arriva molto in fondo. Ad ogni modo, quando accade cogliamo l’occasione e portiamo a casa quei bei piatti.

Nel caso un giocatore betti 1/2 piatto, è importante cercare di capire il motivo per cui lo fa. Molti decideranno di passare la mano di fronte ad un raise, e noi riusciremo a vincere svariati big blind senza sforzo. Stiamo però molto attenti se il nostro avversario dovesse passare a una size superiore, come 3/4 pot o maggiore. In genere variazioni di questo tipo significano qualcosa e avere un piccolo storico da consultare all’occorrenza è oro, specialmente nelle fasi di torneo più avanzate dove anche pochi bui di stack possono fare la differenza.

Check al flop

Il check al flop in genere è una mossa tipica dei giocatori che hanno trovato un buon punto al flop, è bene quindi prenderne nota se lo fanno regolarmente. Avere una nota su un giocatore che checka per foldare o checka per raisare può darci comunque un buon vantaggio sul nostro avversario.

C’è però da dire che in genere è un tipo di gioco molto elementare questo e di solito sono note utili solo con i principianti e i giocatori meno abili. Ma quando arrivano e riusciamo a usare queste informazioni contro di loro, ben venga.

Draw

Se notiamo che spesso un avversario esce in bet con draw in mano, annotarlo per potercelo aspettare in un secondo momento è una cosa decisamente utile. Altri player invece preferiscono lasciare a noi la parola, optando poi eventualmente per un call se offriamo sufficienti odds.

Se capiamo di essere di fronte a uno di quegli avversari che amano puntare coi loro progetti, ogni tanto dovremo provare ad aggredire per farli uscire dalla mano lasciandoci le chip nel piatto. Provare poi a capire contro che tipo di draw stiamo giocando può essere un’informazione estremamente profittevole. Se riteniamo quindi che non abbiano chiuso nulla, possiamo anche tentare una bet o un raise al river (senza esagerare con le size ovviamente), sperando che siano disposti a pagare anche solo per vedere la nostra mano. Tuttavia è uno spot molto delicato e dobbiamo fare attenzione in questi casi. Non è per nulla detto che abbiano per forza in mano il draw che immaginavamo e dobbiamo quindi essere in grado di lasciare la nostra mano senza troppe remore se ci arriva un re-raise o un push in faccia.

Note per Turn e River negli MTT

Se siamo giunti a questo punto della mano dovremmo già avere una buona quantità di informazioni circa la mano del nostro avversario. Tuttavia le ultime due strade possono ancora darci qualche preziosa indicazione.

In genere, specialmente giocando MTT, è bene concludere la mano al turn, salvo le situazioni nelle quali abbiamo una mano che vogliamo monetizzare al river. Ma vediamo in ogni caso alcuni esempi di note che possono essere utili in queste fasi della mano:

  • Oppo fa check-fold: hero bet, bet, bet.
  • Oppo check-call: puntiamo con mani di medio valore.
  • Oppo check-raise: facciamo check e cerchiamo di raggiungere a poco costo lo showdown, salvo chiaramente i casi in cui abbiamo una mano molto forte e vogliamo farci pagare.
  • Oppo bet-call: facciamo raise con le monster o punti forti
  • Oppo bet-folda: qua va un po’ a fortuna, non perdiamoci troppo in ragionamenti elaborati.
  • Oppo bet-reraisa: qui dobbiamo stare molto molto attenti. Cerchiamo di trovarci a metter chips nel piatto solo col nuts o poco meno.

Conclusioni

Abbiamo visto moltissimi modi di sfruttare le note giocatore per ottenre grandi vantaggi nel giocare i nostri MTT nel poker online. La cosa da tenere sempre bene a mente è che la creazione di un database di informazione sugli avversari è un processo lungo e che richiede costanza.

Ogni volta che giochiamo dobbiamo annotare queste informazioni e a distanza di qualche settimana o mese, a seconda dei propri volumi di gioco medi, potremo iniziare realmente ad avere un vantaggio importante quasi in ogni partita che andremo a giocare.

È vero che si tratta di un lavoro un po’ noioso e macchinoso all’inizio, ma è uno strumento che sa regalare tante tante soddisfazioni quando in un momento critico avremo già pronta all’uso una preziosa e comoda nota sotto l’avatar del nostro avversario che ci aiuta nelle decisioni più critiche. Garantito.

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