A ognuno il suo posto: le posizioni migliori al tavolo da poker

Il poker è un gioco a somma zero con informazione incompleta, nulla è più prezioso dei dati che possiamo raccogliere prima di prendere le nostre decisioni.

Posizione al tavolo da poker

Le posizioni al tavolo da gioco sono uno dei fattori determinanti per la raccolta di informazioni dal gioco degli avversari. La distribuzione delle carte e il turno dei giocatori sono indicate dal Button, un dischetto di plastica, metallo o vetro, che è posizionato turno dopo turno davanti a un giocatore. Questo sta a indicare che il primo a ricevere le carte e a parlare sarà il giocatore che si siede alla sua sinistra.

Viene naturale che il giocatore che siede “sul bottone”, salvo nel giro di puntate pre-flop, sia colui che riceve il vantaggio maggiore, potendo osservare il gioco di tutti gli altri giocatori prima di fare la sua azione.

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Come si chiamano le posizioni al tavolo da poker

Il poker si gioca in senso orario, andiamo a vedere come il nome delle varie posizioni al tavolo, partendo proprio dal bottone e seguendo l’ordine di parola dei giocatori dopo il flop. Al termine di ogni mano il bottone passerà al giocatore alla sua sinistra.

  • Button, o BU/BTN, è il giocatore che in quel turno ha davanti a sé il bottone. Sarà l’ultimo a parlare dopo il flop e l’ultimo prima dei bui nel turno preflop. Questa é la posizione piú vantaggiosa al tavolo in quanto abbiamo informazione quasi completa sul gioco altrui preflop, senza pagare bui, e siamo gli ultimi ad agire dopo il flop, potendo sfruttare ciò che man mano capiamo dal gioco degli altri player.
  • Small Blind, o SB, è il giocatore immediatamente a sinistra del bottone e il primo a parlare dopo il flop. Preflop deve posizionare il piccolo buio, la prima puntata obbligatoria, solitamente di importo pari a 1/2 del grande buio. Dopo il flop questa sarà la posizione meno vantaggiosa, in quanto si agisce sempre per primi, senza poter conoscere nulla circa il gioco avversario.
  • Big Bling, o BB, è il giocatore a sinistra del piccolo buio e il primo a parlare dopo il flop.
  • Under The Gun, o UTG, che in italiano possiamo tradurre con “Sotto tiro” o “Nel mirino”. È il giocatore seduto a sinistra del grande buio e il primo a parlare nel giro di puntate preflop. Si considera appunto “sotto tiro”, perché qualora decida di entrare nella mano facendo call o raise, ha ancora tutti i giocatori del tavolo a parlare dopo di lui. Questa è quindi una posizione da giocare, salvo intenzioni specifiche, solo con carte molto forti o quando siamo disposti a vedere anche dei raise successivi.
  • Under The Gun +1, o UTG+1, è il giocatore a sinistra del player UTG. Utg e Utg+1 sono chiamate anche “Early Positions”.
  • Middle Position, o MP, viene usato per definire i giocatori che si trovano tra l’UTG+1 e il giocatore prima del BTN. A seconda della composizione del tavolo può non esserci (in un tavolo 6-Max non ci sono MP) o essercene al massimo 4 in un tavolo composto da 10 player. In questo caso di possono chiamare MP, MP+1, MP+2 e cosi via.
  • Cut Off, o CO, è la posizione del giocatore che parla subito prima del bottone. Altra posizione molto vantaggiosa. Poco meno del bottone chiaramente in quanto c’è la possibilità di non essere ultimi a parlare post-flop, ma se il BTN passa la mano, godremo di tutti i vantaggi del parlare per ultimi.

Posizione relativa e assoluta

Quelle che abbiamo visto sono le posizioni assolute, ma in una mano non giocano sempre tutti, dovremo quindi considerare anche la posizione relativa.
Sia che si stia giocando una mano in heads up, quindi in due soli giocatori, sia che si stia giocando multiway, cioè con 3 o più player attivi, noi possiamo giocare “in posizione” o “di posizione (To play in position, o IP) oppure “Fuori posizione” (Out of position, OOP). Giocare in posizione o fuori posizione relativamente a un player, significa semplicemente parlare prima o dopo. Ciò si riflette in un vantaggio o uno svantaggio strategico nello sviluppo della mano.

  • In posizione: abbiamo sempre info sul gioco dell’avversario.
  • Fuori posizione: non abbiamo mai info e ogni mano forniamo dati all’avversario che può organizzare delle contromosse ai nostri danni.
    Se siamo in una posizione intermedia (talvolta gli inglesi chiamano tali posizioni “Sandwich”) giochiamo in parte avvantaggiati e in parte svantaggiati in base ai giocatori cui ci riferiamo.

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In che modo la posizione cambia il nostro gioco

Tenendo conto di quanto visto fino a questo momento, possiamo darci la regola generale che più siamo vicini al bottone, maggiore sarà il range di mani che giocheremo.

Unica eccezione è il giocatore di piccolo buio che, qualora preflop non ci sia stata azione, può giocare aggressivo in quanto dopo di lui parla solo il BB. Naturalmente nel gioco post flop, il piccolo buio giocherà sempre fuori posizione.

Quando iniziamo ad avere un po’ di dati circa gli altri player al nostro tavolo, possiamo porre attenzione anche ad altri accorgimenti. Se abbiamo identificato i giocatori meno forti o coloro che tendono a fare azioni avventate, è meglio sempre giocare in posizione contro questi player. Per massimizzare le vincite nel primo caso, e per ridurre le situazioni scomode nel secondo.

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