Pedrosa vuota il sacco: ecco qual è il vero problema della KTM

Da tempo collaudatore della KTM Pedrosa fa un bilancio del 2022 del marchio finora e non manca di puntare il dito contro la normativa vigente.

L’enorme esperienza accumulata in MotoGP dove dal 2006 al 2018 ha corso per la Honda Dani Pedrosa la sta utilizzando per sviluppare la KTM RC16. Secondo molti motivo principale dei progressi del costruttore austriaco, lo spagnolo non si è detto ancora pienamente soddisfatto della competitività della moto.

Dani Pedrosa (Dani Pedrosa Twitter)
Dani Pedrosa (Dani Pedrosa Twitter)

Scorrendo la classifica, nella generale marche la posizione è la quarta con 93 punti contro i 181 della Ducati. Un bel gap che per il 36enne non sarà facile da colmare. O meglio, non sarà qualcosa di immediato.

Cercando comunque di guardare al bicchiere mezzo pieno, il centauro di Sabadell ha sostenuto che una delle cause di tutte queste criticità incontrate, potrebbe essere la rivoluzione avvenuta nel team Tech3. Tanti cambiamenti interni, a suo avviso, avrebbero rallentato il processo di crescita e spostato l’attenzione verso altro.

Pedrosa svela perché la KTM non è forte come dovrebbe

Movimenti nella struttura diretta da Hervé Poncharal a parte, per il tre volte iridato c’è un altro intoppo importante a frenare entusiasmi e volontà.

Stiamo lavorando sodo e cercando di migliorare il più possibile, ma il regolamento è restrittivo e non consente di apportare grosse modifiche“, ha affermato a todocircuito.com. “Soffriamo soprattutto in qualifica, per cui siamo costretti sempre a partire lontano. Poi in corsa si riesce a rimontare un po’, ma tutto diventa difficile“.

Il congelamento delle regole che impedisce di mettere mano alle aree deboli della moto non aiuta, ma anche la line-up giovane e lo staff non certo dei più esperti, stanno influenzando l’andamento del campionato del brand di Mattighofen.

Gardner e Fernandez sono debuttanti e devono ancora amalgamarsi al gruppo. I meccanici stessi sono appena arrivati. Ciò significa che ci vuole un po’ per prendere il ritmo“, ha analizzato.

Come tutti, anche l’ex hondista è rimasto scioccato dalla notizia arrivata nel corso del weekend del Mugello, relativa alla conferma del ritiro per il resto del 2022 di Marc Marquez per effettuare l’ennesima operazione al braccio destro. “Andare avanti di sopravvivenza non ha senso e il team ha voglia di vincere. Speriamo che questo intervento sia quello definitivo“, ha considerato.

Infine sottolineando come ora tutte le equipe siano vicine in termini di performance, Dani ha detto la sua sui nomi dei papabili trionfatori della coppa più ambita.

Bastianini mi sembra molto forte. E’ caduto questa domenica, ma può mangiarsi tutti. Vedo bene anche Quartararo e Bagnaia. Pure Aleix Espargaro sta dando prova di costanza salendo spesso sul podio“, ha analizzato.

Parlando di sé stesso, convertito alle quattro ruote nel Lamborghini Super Trofeo, lo storico #26 non ha escluso una sua presenza come wild card in qualche gara. “Non c’è nulla di concreto però“, ha infine precisato.

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