Miralem Pjanic era quasi certo di fare ritorno nella “sua” Torino. Sembrava davvero una formalità: prestito se non addirittura riacquisto del cartellino da parte della Juventus.
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Pjanic: Allegri era la speranza, Koeman il presente da cancellare
L’arrivo di Allegri sulla panchina bianconera, doveva spianare la strada per consentire ai tifosi della Vecchia Signora di riabbracciare anche il centrocampista bosniaco, pupillo di Max ai tempi d’oro, prima del suo approdo in Catalogna. Piedi buoni, velocità, intelligenza tattica, corsa. Secondo i bene informati, Pjanic aveva anche avuto modo di parlare con Allegri, che gli aveva assicurato il suo benestare.
Pjanic: gli imprevisti del calciomercato
Cosa è successo poi è celato nelle segrete stanze del calciomercato, dove nulla è scontato. Dove nulla può essere dato per certo. Una sola era la sacrosanta verità: la ferma volontà di Ronald Koeman, il roccioso difensore olandese ex blaugrana, ed ex campione d’Europa con i Tulipani di Rinus Michels, di non confermare Pjanic. Dopo mesi in cui lo ha relegato a panchine e tribune.
Il benservito del Barcellona, l’approdo in Turchia
Oggi Miralem, con un significativo video affidato a Instagram, celebra il suo approdo con la prestigiosa maglia dei turchi del Besiktas. Sono parole al vetriolo quelle di Pjanic verso il suo ex allenatore. Le riporta la Gazzetta dello Sport. Il bosniaco non risparmia a Koeman l’accusa di aver ucciso la sua fiducia, la sua capacità di comunicazione. Gli ultimi 12 mesi al Barcellona, secondo Miralem, sarebbero stati un inferno. Pochissime presenze, un vero e proprio muro alzato dal tecnico olandese per impedire di fatto a Pjanic di far parte del “progetto Barca”.
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Il video che lascia interdetti gli juventini
E oggi? Oggi il bosniaco inizia un nuovo ciclo della sua vita in Turchia. Ma nel video, che pubblica su instagram, si vedono solo immagini con la maglia juventina. Come mai? Eppure Pjanic ha giocato anche con la Roma. Che sia una frecciata alla società bianconera per avere deciso di non ingaggiarlo? Il dubbio è più che legittimo.