Qual è la differenza tra Superbike e MotoGP? Rimarrete sorpresi

Nella storia tanti piloti della MotoGP hanno deciso di passare al campionato del mondo Superbike. Le differenze sono notevoli.

Superbike & MotoGP (Getty Images)
Superbike & MotoGP (Getty Images)

Il Motorsport richiede una cultura motoristica indispensabile per comprendere al meglio le imprese dei piloti in pista. Lo stile di guida di un centauro è condizionato, ad esempio, da tanti fattori e tanti aspetti vanno conosciuti e analizzati. Il motociclismo di oggi è tutt’altro che semplice, visto dagli occhi di uno spettatore della domenica. Occorre conoscere il regolamento, l’evoluzione storica e avere delle nozioni di tecnica. I piloti, oltre ad una velocità innata, hanno sviluppato negli anni una mente ingegneristica, fatta di numerose declinazioni che non riguardano solo la potenza delle moto.

Tra le diverse categorie vi sono sostanziali differenze, per quanto concerne gli aspetti tecnici e sportivi. MotoGP e Superbike presentano alcune analogie, ma sono due mondi molto lontani. I centauri della MotoGP corrono su prototipi progettati appositamente per le corse in top class, senza una finalità produttiva. Le Superbike, invece, sono moto derivate da quelle di serie, ma dotate di elementi specifici per la pista. Di base una moto acquistabile sul mercato non è molto diversa da quelle guidate dai piloti della Superbike.

Come anticipato le due discipline si differenziano per molti aspetti a partire dalle dimensioni. I motori delle moto della classe regina, sul piano strutturale, sono più ridotti rispetto a quelli della Superbike. I freni, inoltre, utilizzati per le MotoGP sono in fibra di carbonio, mentre le Superbike presentano elementi in acciaio. La tecnologia delle MotoGP è esasperata ai massimi livelli allo scopo di estrarre performance da urlo. I prototipi, infatti, sono pensati per il weekend di gara, non ragionando sull’eventuale commercializzazione per il pubblico.

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Le differenze tecniche tra le moto

Alcune case costruttrici, come la Ducati, ripropongono sul mercato, in un numero ridotto di esemplari, i bolidi della MotoGP. La Desmosedici RR, ovvero Race Replica, è stata commercializzata in alcune annate. I fortunati acquirenti dovranno saper domare una cavalleria mostruosa. La cilindrata della MotoGP è di 1.000cc e supera i 250 CV. La Ducati Desmosedici, campione del mondo nei costruttori, rappresenta il punto di riferimento in MotoGP, con il suo motore 4 tempi, V4 a 90°, raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. La velocità massima è di 360 km/h. Le MotoGP prima del 2002 erano 500cc.

L’evoluzione tecnica è stata enorme negli ultimi 20 anni, soprattutto a livello di elettronica. I piloti della classe regina hanno un’ora di tempo per effettuare il loro miglior tempo in qualifica e la griglia di partenza viene stabilita in base all’ordine di arrivo di quest’unica prova.

Le Superbike, come anticipato, sono moto derivate da quelle vendute al pubblico. I bolidi della SBK presentano una centralina specifica, una ciclistica rivista con forcelle e monoammortizzatore modificato nelle tarature interne. I bolidi sono “pompati” al massimo per garantire prestazioni di altissimo profilo. Le Superbike hanno circa 230-250 cavalli e raggiungono i 320–330 km/h. Nella Superbike la cilindrata può essere 1000cc a quattro cilindri oppure 1200cc a due cilindri.

Oltre ai campionati nazionali SBK, il campionato mondiale, meglio conosciuto anche come World Superbike Championship (WSBK) ha tra le sue file rider fortissimi. Negli ultimi vent’anni campioni come Max Biaggi e Marco Melandri hanno scritto pagine importanti della disciplina della SBK. Il passaggio tra la MotoGP e la Superbike è una sfida notevole per i centauri.

Come guidare una MotoGP e una Superbike

In una intervista a Motosprint Biaggi spiegò: “Quando provai una Superbike per la prima volta, trovai la SBK più ‘grossolana’ rispetto alla MotoGP, le reazioni in sella erano più lente rispetto al prototipo, ma molto derivava dal peso e dalle gomme, perché i cavalli non erano pochi. Però, poi, una volta presa confidenza, la Superbike divenne molto divertente: parliamo di moto che danno spazio all’interpretazione del pilota ed è possibile essere competitivi anche senza una guida precisa, a differenza della MotoGP“.

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Max Biaggi è stato campione mondiale SBK nel 2010 e nel 2012. Marco Melandri, invece, è il primatista italiano di vittorie nel campionato mondiale, con 22 successi. Il format del weekend di gara della SBK negli anni è cambiato molto. La Superpole, come consuetudine, si tiene il sabato mattina. La qualifica determina la griglia di partenza della Gara 1 del sabato e della Tissot Superpole Race del giorno successivo. La domenica mattina si corre una Gara Sprint della durata di soli 10 giri (cd. Tissot Superpole Race) e assegna i punti ai primi nove: 12 per il primo, 9 per il secondo, 7 per il terzo, e così via scendendo di un punto per posizione. I nove piloti a punti sono anche i primi sulla griglia di partenza di Gara 2 della domenica pomeriggio. L’ordine dalla decima posizione in poi, infine, viene determinato dal risultato della Superpole del sabato.

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