Rivelazione inquietante su Michael Schumacher: il testamento premonitore

L’ex pilota della Ferrari, Michael Schumacher, aveva già disposto il suo patrimonio tramite testamento tre anni prima dell’incidente sugli sci. Ecco i motivi.

Michael Schumacher (Getty Images)
Michael Schumacher (Getty Images)

Michael Schumacher ben tre anni prima della sua terribile caduta sulle nevi di Meribel, aveva preso una decisione importante per la sua famiglia. Come riportato dal quotidiano inglese Daily Mail il tedesco aveva deciso di fare testamento, per la prima volta, in vista del sua seconda carriera agonistica in F1. Ad un magazine tedesco aveva confessato che si trattava di una decisione che prescindeva dal suo ritorno nel circus al volante della Mercedes. “Sì, ho fatto testamento perché sono un padre di famiglia. Ma non si tratta tanto della Formula 1, quanto delle cose che possono accadere nella vita di tutti i giorni“, aveva annunciato il Kaiser.

Fu proprio una terribile fatalità a causare il più devastante incidente della sua vita. Dopo una vita spesa a oltre 300 km/h in auto, la mattina del 29 dicembre 2013, sulle alpi francesi nella località di Meribel, il tedesco, esperto sciatore, cadde e urtò violentemente il cranio contro una roccia. Il sette volte campione del mondo fu trasportato d’urgenza in ospedale. Fu ricoverato e operato presso il centro ospedaliero universitario di Grenoble per il grave trauma cranico e la conseguente emorragia celebrale. Il pilota aveva installato sul suo casco una videocamera per riprendere le sue discese in pista, nell’impatto l’asta che reggeva la camera perforò il casco, comportando dei danni gravissimi.

Dopo sei mesi circa dall’incidente, il 16 giugno 2014, la portavoce e manager Sabine Kehm rilasciò una dichiarazione che tenne in vita anche le speranze di tutti i suoi fan. Michael Schumacher era uscito dal coma e avrebbe cominciato un percorso riabilitativo in una clinica svizzera. Le prime informazioni lasciavano presagire una ripresa lenta, ma completa del campione. A settembre Michael fu dimesso dall’ospedale per continuare il percorso riabilitativo nella sua casa in Svizzera. Da allora non si è saputo più nulla dei progressi del Kaiser. Se nelle fasi successive al ricovero in clinica si era parlato di periodi di risveglio, ripresa della coscienza e interazione con l’ambiente circostante, da quando Schumacher è tornato nella sua dimora a Gland, la famiglia si è chiusa in un silenzio totale sulle condizioni del campione.

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Il testamento di Michael Schumacher

Tre anni prima del tragico evento di Meribel, il campione tedesco scelse di legarsi con la Mercedes per tornare a gareggiare in F1. Il nativo di Hürth si era ritirato nel 2006 al top della forma con la Ferrari, sfiorando il suo ottavo titolo mondiale. Dopo tre anni lontani dal Circus il progetto della Stella a tre punte aveva riacceso la voglia di correre contro i nuovi astri nascenti della categoria regina del Motorsport. Negli anni in Mercedes il sette volte campione del mondo non riuscì mai a vincere una gara, chiudendo una sola volta sul podio nel 2012 sul circuito urbano di Valencia.

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Prima di ricominciare la sua avventura in F1, Michael Schumacher aveva deciso di fare testamento e lasciare i suoi 750 milioni di sterline (oltre 900 milioni di euro), in aggiunta ad un patrimonio immobiliare impressionante a sua moglie Corinna e ai suoi due figli. Il quotidiano inglese Daily Mail ha, inoltre, annunciato che tra i beni lasciati a Gina-Maria e Mick (minorenni all’epoca) c’erano anche numerose auto di lusso che erano conservate nel parco auto privato del campione tedesco. Il pensiero che “un banale incidente quotidiano” ha relegato da otto anni il campione in un letto fa ribollire il sangue, specialmente oggi che Michael Schumacher celebra il suo cinquantesimo compleanno.

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