Vettel ed il suo dramma: la sofferenza che lo sta distruggendo

Sebastian Vettel sta vivendo un momento difficile con l’Aston Martin. Al tedesco mancano le vittorie e le battaglie al vertice.

Vettel (GettyImages)
Vettel (GettyImages)

La F1 si sposta in Brasile per il quart’ultimo appuntamento stagionale, dove alle 20:30, ora italiana, di sabato è prevista anche la terza Sprint Race dopo quelle di Silverstone e Monza. Uno dei piloti meno soddisfatti di questa stagione non può che essere Sebastian Vettel, approdato in Aston Martin dopo ben sei anni in Ferrari.

Il quattro volte campione del mondo aveva deciso di accettare una nuova sfida, spinto dagli ottimi risultati della Racing Point nel 2020. Sfortunatamente, il team di Lawrence Stroll non ha mai avuto il passo dei migliori, e solo il gran talento di Seb lo hanno portato ad ottenere un secondo posto a Baku. Lo stesso risultato era stato replicato in quel di Budapest, per poi incappare in una squalifica a fine gara che ha tolto ogni velleità alla squadra britannica.

Vettel, tanta delusione nelle sue parole

Sebastian Vettel ha rilasciato un’intervista a Sky Sports UK, in cui ha palesato il suo malcontento, anche se si dice felice della scelta di passare all’Aston Martin: “Quando vincevo le gare era una grande soddisfazione, salivi sul podio e sentivi l’affetto dei fan che gioivano assieme a te. Ora lotto per un ottavo o un nono posto, quando tagli il traguardo non provi di certo le stesse emozioni del passato“.

Mi sono abituato a stare davanti nelle stagioni degli ultimi anni, ma sento che la squadra è molto seria e sono entusiasta di vedere cosa accadrà nel 2022. Tutti noi vogliamo tornare al top, ma anche la McLaren e l’Alpine lo vogliono, non è un discorso che riguarda solo noi. Anche la Ferrari sarà forte, ma ovviamente ci sono Mercedes e Red Bull che attualmente sono nettamente davanti“.

Vettel è ottimista per il futuro, ma va detto che gli ultimi anni della sua carriera sono stati piuttosto difficili. Tornando indietro di dieci anni, Seb si vede protagonista del Circus ai tempi della Red Bull, quando dominava le gare e ci regalava dei bellissimi duelli con la Ferrari di Fernando Alonso.

Con la macchina da battere, il nativo di Heppenheim era praticamente imbattibile, e difficilmente commetteva errori. L’avvento dell’era ibrida ha fermato la sua serie di successi, con una Mercedes che ha preso lo scettro di team invincibile che sino al 2013 era appartenuto a Milton Keynes.

L’arrivo in Ferrari aveva inizialmente migliorato la situazione: Vettel era lì per riportare al top la Scuderia modenese, che da troppo tempo attendeva la sua riscossa. I presupposti per far bene c’erano tutti, culminando nella monoposto 2017 che gli ha permesso di lottare per il campionato.

Dall’incidente di Singapore con Kimi Raikkonen e Max Verstappen, Seb ha iniziato il suo declino, specialmente dal punto di vista psicologico. Hockenheim e Monza 2018 hanno fatto il resto, con l’arrivo di Charles Leclerc dell’anno successivo che lo hanno portato a diventare “uno di troppo” nel box di Maranello.

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L’Aston Martin sembra essere la sua ultima occasione: il 2022 vedrà l’avvento delle nuove regole, una possibilità per tutti coloro che inseguono per tentare di chiudere il gap. Nel 2009, la Brawn GP di Jenson Button impedì a Seb di vincere il suo primo titolo, e la sua speranza è questa: dal team per cui corre serve una genialata, che sia ai limiti del regolamento ma che gli consenta di battagliare per il mondiale.

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