F1, Flavio Briatore boccia il ritorno di Todt: ecco cosa serve alla Ferrari

L’ex team manager della Benetton, Flavio Briatore, ha analizzato il finale di stagione, affermando che Jean Todt non accetterà un incarico inutile alla Ferrari.

Flavio Briatore (Getty Images)
Flavio Briatore (Getty Images)

Flavio Briatore è un personaggio molto controverso del circus della Formula 1. In carriera ha vinto sette mondiali complessivi, riuscendo a scoprire talenti come Michael Schumacher e Fernando Alonso. L’ex team manager è stato molto abile nel corso della sua vita a trasformare in oro diverse attività imprenditoriali e manageriali che lo hanno visto protagonista. Sempre attento al lato commerciale della categoria regina del Motorsport, Briatore è stato tra i personaggi più influenti e noti degli ultimi trent’anni.

Il finale di stagione ha entusiasmato l’ex team manager della Benetton. Briatore ha confessato che ha tifato Max Verstappen perché è stato autore di gare incredibili e non è stato solo fortunato. L’ 80% delle persone, appassionate di F1, era dalla parte del giovane alfiere della Red Bull Racing, almeno secondo il giudizio del piemontese. La Red Bull Racing ha, certamente, meritato di portarsi a casa almeno un titolo mondiale in una sfida accesissima alla Mercedes. Gli spettatori hanno potuto assistere, finalmente, ad una rivalità tra due piloti di team diversi. L’ultimo mondiale perso da Lewis Hamilton era stato conquistato, infatti, dal suo teammate Nico Rosberg.

La sfida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton ha animato il campionato 2021. Secondo Briatore un duello esclusivo tra i due compagni di squadra della Mercedes aveva fatto allontanare tantissimi spettatori. Dopo sette anni di dominio assoluto del team teutonico è risultato interessante assistere ad una lotta tra due auto allo stesso livello di competitività. La differenza l’ha fatta Max Verstappen che ha portato a casa dieci successi contro gli otto del campione anglocaraibico.

F1, Verstappen re del Gala FIA: frecciatina all’assente Hamilton

Todt alla Ferrari? Il pensiero di Flavio Briatore

Flavio Briatore ha assistito al suo ultimo campionato dalla poltrona. Dal prossimo anno dovrebbe ricoprire un ruolo chiave nell’intrattenimento della categoria regina del Motorsport. Dopo lo scandalo che lo ha coinvolto nel “crashgate” più noto della storia della F1, il manager è apparso al fianco di Domenicali, qualche mese fa, in vista di un clamoroso ritorno nel circus. L’accordo spingerà Briatore a far parte della squadra organizzativa dell’intrattenimento nei Gran Premi. E’ da valutare se poi il lavoro del manager sarà riservato solo a sponsor e invitati oppure se ci saranno iniziative anche per gli spettatori sulle tribune.

L’ex team manager della Benetton è consapevole di come si vincono i campionati in Formula 1. La Ferrari ha dominato nei primi anni 2000 grazie ad una organizzazione collaudata che aveva fatto le fortune anche del team Benetton. In una intervista rilasciata alla rivista Libero Quotidiano, Briatore ha dichiarato: “Michael Schumacher ha fatto cose straordinarie con la Rossa grazie anche alla mia macchina. Al suo approdo a Maranello si ritrovò Ross Brown e Rory Byrne, che erano stati dei nostri. C’era molta Benetton nel primo mondiale vinto dalla Ferrari con Schumi“.

Ecclestone distrugge Hamilton: “Non se lo merita per niente”

Briatore ha detto la sua anche in merito ad un eventuale ruolo di consulente in Ferrari per Jean Todt. La Rossa punta tutte le fiches sul mondiale 2022.I consulenti sono figure che non servono a nessuno, se non a far perdere del tempo. E poi uno con la carriera come quella di Todt non credo possa accettare un simile incarico. Il team è un mestiere complicato, non da consulenti, lo devi vivere. Non esiste che uno faccia due lavori. Helmut Marko è qualcosa di più di un consulente. È sul pezzo, è sempre lì. Assieme a Christian Horner coordina, gestisce“, ha concluso Briatore.

Impostazioni privacy