Il ‘vizio’ dei motociclisti, passare alle 4 ruote: chi, prima di Valentino Rossi

Valentino Rossi segue le orme dei suoi predecessori: i piloti di moto che sono passati alle categorie con quattro ruote.

Valentino Rossi (Getty Images)
Valentino Rossi (Getty Images)

Chiusa la carriera dopo quasi trent’anni di motomondiale, Valentino Rossi ha deciso di darci un taglio con le due ruote, almeno per ora. Il quarantaduenne ha deciso cosa farà da grande e soprattutto, con quale squadra correrà alle GT World Challenge Europe. Decisione che non ha stupito per due motivi.

Da un lato, anche a carriera in corso, Valentino aveva partecipato a manifestazioni non ufficiali, correndo in auto da Gran Turismo e persino in monoposto da F1, dall’altro, c’è una storia già nota di piloti motociclistici, passati alle quattro ruote. Infatti il centauro di Tavullia, non è assolutamente il primo.

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Da Valencia a Valencia è passato davvero poco. Dal ritiro in MotoGP, al ritorno nella bella città di mare ad Est della Spagna, dove il team della Audi, gli aveva offerto l’auto per iniziare le sue prove. Valentino dopo essersi ritirato è caduto in piedi, anzi, in un’auto. Prove andate bene e che poi hanno portato al sodalizio con il quarantaduenne.

Un campionato che lo terrà spesso in Italia, anche se ovviamente, in giro per lo stivale. E così Valentino non si ferma mai, dopo aver terminato la carriera, era già pronto per la sua terza volta alle 12 Ore del Golfo, ma solo la quarantena, lo ha fermato. Con la sua nuova scuderia però, è pronto a correre ad Imola, dove ci sarà il debutto, il 3 aprile. Poi si passa da Brands Hatch a Magny-Cours, da Paul Ricard a Zandvoort, e poi ancora Italia con Misano. Ed ancora, bellissime tappe come Spa, Valencia e Hockenheim.

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I più grandi hanno corso prima su due e poi quattro ruote? Si direbbe di sì. A quanto pare infatti, è una passione, quella delle auto, che accomuna tanti piloti motociclistici, da almeno cinquant’anni. Anche Luca Marini, ha già annunciato di voler seguire le orme del fratello maggiore, senza neanche aspettare il ritiro. Il pilota Ferrari degli anni ’60, John Surtees, arrivava da ben 7 titoli vinti al motomondiale.

Dopo di lui, anche Mike Hailwood, detto Mike the Bike, scelse dopo 9 mondiali di moto, di passare alla Formula 2, dove vinse un campionato, e poi la F1 dove ottenne due podi. Giacomo Agostini ebbe la possibilità di andare in Ferrari, ma rifiutò nel 1966. Nel 1978 però, si accasò in F2 e corse anche nella F1 Aurora. E più recentemente, anche Andrea Dovizioso ha fatto lo stesso. Esibizioni, quelle fatte con auto da rally al Motor Show, per poi correre anche una gara vera nella DTM, con un’Audi.

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